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Che favola la banda dei sardi, l’effetto Tokyo è ancora vivo

Gianna Zazzara
Che favola la banda dei sardi, l’effetto Tokyo è ancora vivo

Nell’agosto 2021 i Giochi con due ori e un bronzo portati in Sardegna. Tortu e Patta: «Buon anniversario a noi». Oppo: «Un sogno, sembra ieri»

15 agosto 2022
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Sassari È passato un anno dalle Olimpiadi. Undici gli atleti sardi in gara a Tokyo. Tre di loro sono tornati a casa con una medaglia: oro ( e che oro, prima volta nella storia dell’atletica azzurra) nella 4x100 per Filippo Tortu e Lorenzo Patta, bronzo per Stefano Oppo nel canottaggio. «Sembra ieri, invece è già passato un anno da quella finale, il raggiungimento di un sogno», il commento del canoista. Un’altra, la windsurfistaMarta Maggetti, la medaglia l’ha solo sfiorata. Ma anche gli altri sette, i velocisti Wanderson Polanco (riservista della staffetta d’oro)e Dalia Kaddari, il cestista Marco Spissu, la pallavolista Alessia Orro, il pesista sassarese Davide Ruiu, la sincronette Francesca Deidda, il marciatore Andrea Agrusti, hanno dato il meglio di sè contribuendo a scrivere una delle pagine più belle dello sport azzurro. Una contabilità incredibile di medaglie per l’Italia:10 d'oro, 10 d'argento e 20 di bronzo.

È passato un anno, cosa resta di quel sogno? Chissà quante volte Tortu e Patta avranno rivisto quella 4x100 vinta insieme a Desalu e Jacobs. «Almeno duemila volte», ha ammesso Tortu. Che dopo la recente delusione della staffetta azzurra ai Mondiali di Eugene (fuori dalla finale con Jacobs ko) ha sicuramente ripensato a quel momento magico. «Vincere è difficilissimo. Ripetersi ancora di più», il suo motto. Ma un oro alle Olimpiadi non si vince per caso e Tortu è pronto a concedersi una seconda chance. Ricominciare, nello sport e nella vita, è un’avventura. «Ai Mondiali in Oregon non abbiamo fatto la gara che avremmo voluto e siamo delusi. Ma questa voglia di riscatto sarà il carburanteper gli Europei di Monaco (dal 15 al 21 agosto, ndr). Abbiamo il dovere di riprovare a sognare». Caduta e risalita, «sarà la giusta occasione per rifarsi», gli fa eco Lorenzo Patta. E proprio ieri Filippo e Lorenzo hanno celebrato sui propri profili Instagram l’anniversario della magica notte di Tokio, era il 6 agosto 2021, un anno e due giorni fa. «Da quel sogno è passato un anno – il post di Tortu– ma nessuno potrà togliermi il ricordo e l’emozione di quei momenti che rimarranno per sempre vivissimi nella mia mente. Sì, perché si può essere veramente campioni olimpici». «È già passato un anno da quella magica notte e ancora non mi sembra vero! Buon anniversario a noi», il post di Patta a corredo della foto del quartetto azzurro avvolto dalla bandiera tricolore.

«È stato bello esserci», ha sempre detto la velocista di Quartu Dalia Kaddari che a Tokyo, nei 200 metri, si è fermata in semifinale. Ma Dalia ha fatto tesoro di quella esperienza e da allora non si è più fermata. «Il 2021 è stato un anno davvero pazzesco sia per me che per l’Italia in tutti gli sport. Campionessa italiana assoluta sui 200 metri, ca mpionessa europea Under 23 con un nuovo personal best di 22,64, semifinalista olimpica a Tokyo. Grazie». E non è finita qui. A luglio, ai Mondiali di Eugene, con la staffetta azzurra è volata in finale ed è certo che farà parlare di sè anche ai prossimi Europei di Monaco di Baviera.

Ha superato la delusione del quarto posto anche la regina del windsurf Marta Maggetti: «Non c’è mai stata troppa amarezza, è stata una bellissima olimpiade». E così, dopo aver scoperto di essere meglio di prima, a giugno ha vinto l’argento con la tavola volante ai Giochi del Mediterraneo. E che dire di Alessia Orro? Dopo l’eliminazione ai quarti di finale, a Tokyo, con la nazionale azzurra la pallavolista di Narbolia ha vinto due ori in un botto, i Giochi del Mediterraneo e la Nations League.

Tokyo oggi è un bel ricordo. Il prossimo treno è quello per i Giochi di Parigi 2024.

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