Il presidente della Fidal Mei: «Patta e Kaddari sono un vanto per la Sardegna e tutta l’Italia»
Il numero uno della federazione a Bolotana per la festa della Federatletica provinciale
Bolotana «Quando hai un campione olimpico come Lorenzo Patta e una campionessa europea Under 23 come Dalia Kaddari riesci sicuramente a far crescere il movimento». Il presidente nazionale della Federazione atletica Stefano Mei, presente ieri nell’aula consiliare del Comune di Bolotana per la Festa dell’atletica provinciale nuorese, ha fatto i complimenti all’isola che corre, salta e lancia.
«Questi campioni fanno da traino a tutto il movimento. Li conosco bene e posso affermare che sono anche due ragazzi e due atleti eccezionali e che sotto questo aspetto possono fare ancora tanto. Patta in particolare – ha spiegato il massimo dirigente della Fidal – è già un campione perché, oltre ad aver corso ai Giochi di Tokyo una straordinaria frazione delle 4x100 che ci ha dato l’oro olimpico, quando in Coppa Europa è stato chiamato a sostituire due atleti di primo piano come Marcell Jacobs e Filippo Tortu ha corso da vero campione, senza timori ottenendo un ottimo risultato».
E l’atletica leggera sarda può vedere rosa anche in campo femminile. «Lo stesso discorso – ha proseguito l’ex mezzofondista azzurro – vale per Dalia Kaddari che invece ha già ottenuto risultati importanti. E poi, basta vederla correre in curva, dove ha veramente poche rivali anche ai massimi livelli, per capire che è un’atleta straordinaria che darà ancora tanto all’atletica sarda e a quella nazionale».
Come vede dunque Stefano Mei il futuro dell’atletica sarda ? «Dopo i Giochi di Tokyo tutta l’atletica italiana, sotto la spinta di personaggi di primo piano come Jacobs e Tamberi, sta vivendo un momento d’oro e sta recuperando molto dello spazio che aveva perso. L’atletica in generale – ha concluso il massimo dirigente nazionale del movimento – sta ritornando a essere il motore principale dello sport italiano e i comitati provinciali, come questo di Nuoro che ho avuto il piacere di visitare oggi e tutti gli altri della Sardegna e d’Italia, sono un presidio territoriale che contribuisce a far sì che ci sia l’atletica anche dei Jacobs e dei Tamberi». E questo discorso, rapportato alla Sardegna... «vale lo stesso ragionamento che ho fatto per lorenzo Patta e Dalia Kaddari. Dietro loro c’è un bel movimento con persone che lavorano con amore e passione e che hanno il loro fulcro nei comitati provinciali ».
Rimanendo all’atletica isolana, cosa pensa del campione italiano di salto in lungo Elias Sagheddu e del velocista Antonio Moro? «Sono due atleti di grande valore tecnico che in questo momento , soprattutto nelle velocità dove abbiamo Jacobs, Tortu, Patta e altri, si trovano a gareggiare con atleti di spessore e valore tecnico . Rimangono comunque due atleti molto validi».
Il futuro dell’atletica italiana ? «Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo ottenuto risultati importanti, risultati che in Italia non si vedevano da anni. Abbiamo rimesso a posto i conti e abbiamo recuperato una posizione centrale nell’intero movimento sportivo nazionale italiano. Ora stiamo per entrare nel 2023 e tenteremo di lavorare e di penetrare in maniera ancora più incisiva di più nel territorio, dove abbiamo intenzione di impegnare delle risorse economiche per far crescere il nostro movimentodalla base».