Sassari Ha stretto decine di mani. Ha perso il conto dei selfie fatti soprattutto con i ragazzi, orgogliosi di poter mostrare agli amici la foto insieme ad un campione come Gianfranco Zola. Il vice presidente della Lega pro, al quale la dirigenza rossoblù ha regalato una maglia con il suo nome, ieri era a Sassari, città dalla quale ha spiccato il volo per poi fare una carriera importante. Ha rivisto alcuni dei vecchi compagni di squadra, tanti amici del passato, si è emozionato per l’affetto col quale è stato accolto.
«Sono diviso tra il ruolo che svolgo e i ricordi – ha detto prima dell’inizio della partita –. Sono legatissimo a questa città perchè da qui è cominciata la mia avventura e questa è stata una tappa importante. Aver rivisto le persone con le quali ho diviso anni indimenticabili mi ha fatto piacere».
Gianfranco è rimasto lo stesso di sempre: mai sul piedistallo. Umile, sempre sorridente. Il successo non gli ha mai fatto montare la testa. «Sono entrato negli spogliatoi – aggiunge –, sono un po’ diversi da allora e lo era anche il mio naso (ride). Le origini sono importanti, io non mi dimenticherò mai le feste e la gioia dei tifosi quando siamo stati promossi in serie C1. Oggi per me è una giornata speciale, sto vivendo momenti davvero belli».
Gianfranco Zola è il vice di Matteo Marani nella Lega pro. È stato votato quasi all’unanimità dalle sessanta società. «Ci siamo imbarcati in questa avventura perchè siamo convinti che la serie C è un trampolino di lancio per i giovani talenti. Una grande opportunità da sfruttare per il calcio italiano. Sto notando che ci sono potenzialità enormi, sulle quale è necessario lavorare e noi lo stiamo facendo sviluppando i nostri progetti. Siamo all’inizio di un percorso che nelle nostre intenzioni deve regalarci delle soddisfazioni».
Poi la partita, la sconfitta della Torres e l’abbraccio di tifosi che non lo hanno mai dimenticato e ieri lo hanno riabbracciato con affetto.