La Torres ha un’arma in più: la spinta dei propri tifosi
Serie C, i rossoblù attesi da un finale di stagione rovente
Sassari In casa la Torres non ha un percorso immacolato. Solo tre vittorie, tanti pareggi e sei sconfitte. Ma i tifosi hanno dimostrato maturità. Sanno che la società ha un progetto serio che per concretizzarsi deve superare alcuni step. Hanno soprattutto capito che quella in corso è una stagione di transizione e per raggiungere la salvezza (evitando i playout) tutti devono remare nella stessa direzione. I tifosi arma in più, in estrema sintesi. Lo confermano gli applausi che hanno accompagnato la squadra al termine della sfida col Rimini. Non sono arrivati i tre punti e sarebbero stati meritati) ma i giocatori hanno speso anche l’ultimo granello di energia. «I nostri sostenitori sono una certezza – ha detto il tecnico Stefano Sottili –. Quando la squadra fa la prestazione sanno andare oltre il risultato. Ora spetta a noi trasformare le buone prove in vittorie e regalare le gioie che meritano».
Fiducia Martedì sera, nonostante la lunga lista di assenti, si è vista una Torres viva, che a tratti ha saputo esprimere un buon calcio. Il pari è servito a portare da due a tre i punti di vantaggio sulla zona playout, ma ha interrotto una pericolosa caduta libera. «Anche a Montevarchi la prestazione era stata positiva – ha commentato Sottili – ci era mancato solo il gol, così come col Rimini». Già, il gol, un problema che si trascina dall’inizio della stagione. Quello sassarese è il terz’ultimo attacco del girone B con soli 25 gol segnati. Ecco perchè quando i rossoblù sono andati sotto, difficilmente sono riusciti a recuperare. Nelle ultime partite l’assenza di Diakite ha pesato moltissimo. Lui è un punto di riferimento, la sua stazza fisica gli consente di sdifendere palla e far salire la squadra. Aveva anche trovato con continuità la via della rete. Nel rush finale, Adama può diventare la freccia “avvelenata” della Torres.
Rientro Liviero è un giocatore duttile. Può essere schierato esterno sia a destra che a sinistra e può giocare sia basso che alto. Ha scontato le quattro giornate di squalifica prese ingenuamente e col Rimini ha dato un contributo importante. Un giocatore come lui diventa fondamentale nella fase cruciale della stagione. «So che mi devo far perdonare – la sua riflessione – e per questo dovrò dare il 150 per cento. Da qui alla fine il nostro atteggiamento deve essere quello visto col Rimini, partita nella quale abbiamo messo la cattiveria agonistica che serve. Con questo spirito sono certo che raggiungeremo il nostro obiettivo. Noi non dobbiamo guardare la classifica degli altri, ma avere la certezza che possiamo giocarcela con tutti».
Sfida alla regina Sabato la Torres è attesa da un impegno complicatissimo. Giocherà al Mapei Stadium contro la Reggiana, capolista del girone e lanciata verso la promozione. Se ci si ferma a guardare la classifica non dovrebbe essere storia, gli emiliani hanno più del doppio dei punti dei sassaresi. Ma i rossoblù non hanno nessuna intenzione di svolgere il ruolo delle vittima da sacrificare. Liviero lo dice chiaramente: «In serie C non ci sono Manchester City e Real Madrid. Loro sono forti, anzi sono una corazzata ma noi possiamo dire la nostra e di questo sono convinto. L’importante è fare quadrato e credere nei nostri mezzi».