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Ranieri: «Palermo osso duro, ma il Cagliari deve vincere ancora»

di Enrico Gaviano
Ranieri: «Palermo osso duro, ma il Cagliari deve vincere ancora»

Il tecnico vuole il massimo dai suoi: «Queste due partite serviranno ad allenare le motivazioni in vista dei play off»

11 maggio 2023
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Cagliari Claudio Ranieri non si culla certo sugli allori. Il 5-0 di Perugia porterebbe a essere convinti che ormai la squadra sia in grado di travolgere tutto e tutti. Lo dice a chiare lettere nella conferenza stampa di presentazione della gara contro il Palermo di sabato all’Unipol Domus. «Scherziamo? Noi dobbiamo dare il massimo in ogni partita, solo così si allena la determinazione in vista dei prossimi appuntamenti. Ricordando che non ci sono mai partite facili. Abbiamo ottenuto il secondo obbiettivo possibile della stagione.  La promozione diretta non l’avremmo ottenuta neanche se avessimo fato 67-68 punti che avevo chiesto quando sono arrivato come livello da raggiungere,  visto che il secondo posto è andato oltre i 70 punti. E ora dobbiamo puntare al quarto posto».

Sabato alle 14 arriva un avversario tosto. «Il Palermo è forte, sarà difficile. Contro di loro dobbiamo ripetere la nostra partita motivazionale. Anche i siciliani sono in corsa, noi dalla nostra parte avremo il pubblico che ci deve soffiare dietro. Il campionato non è finito. Dobbiamo fare sei punti e poi vediamo cosa fanno le altre. Ci chiamiamo Cagliari e di certo non ci mettono il tappeto e ci danno i fiori ma gli altri moltiplicano gli sforzi».

Un passo indietro alla bella vittoria di Perugia. «Non c’è solo positività da sottolineare ma anche qualche cosa di negativo _ ammette Ranieri _.  Siamo stati bravi ad aver giocato con determinazione la stessa che mette il Perugia. E i miei giocatori sono stati bravi a prendersi la dose di fortuna che aiuta gli audaci. Noi reattivi nelle occasioni loro e bravi a prenderci il primo, il secondo e il terzo gol, chiudendo di fatto la partita».

Deiola centrale di difesa in Umbria? «Ho deciso così perché loro hanno il miglior crossatore di B e perché entrano in area con tanti giocatori. Avere un giocatore come lui bravo di testa serviva parecchio».

L’amichevole Tharros. «Cerco risposte da tutti e in tutte le partite. Ho fatto fare 90 minuti a quei ragazzi che giocano di meno. Ed è stato importante. Andando avanti, speriamo, avrò bisogno di cambi visto che si dovrà giocare ogni 3 giorni». Il tecnico confessa di aver vissuto una giornata bella a Oristano. «Bello portare la squadra in giro, portarla fra la nostra gente. Ci dà tanto, a me personalmente da una carica indescrivibile. Il modo più sincero per ringraziare i tifosi». Tanti gol, magari la squadra ha trovato la sua dimensione. «Al Cagliari chiedo  sempre di non giocare indietro. Anzi mi dà molto fastidio, mi arrabbio, quando passano la palla indietro. La porta è dall’altra parte. Voglio che giochi in attacco. Qualche volta non ci si riesce come contro la Ternana perché abbiamo sbagliato diversi gol e non abbiamo chiuso la partita come invece abbiamo fatto a Perugia».

C’è il pericolo che qualcuno ora aspetti i play out e si rilassi. «Dopo 5 minuti vedo che sta dando e chi non sta dando tutto.  E chi non è con la testa nella partita lo tolgo, anche subito. Perché bisogno concentrarsi».

«L’assenza di Brunori, squalificato, è un piccolo vantaggio per noi _ ammette _, perché non solo segna ma è un bel punto di riferimento. Ma non ci dobbiamo rilassare. Questa con il Palermo sarà una sfida simile a quella contro il Genoa. Palermo ha qualità, dobbiamo essere compatti e dare il massimo, altrimenti rischiamo molto».

Infine un dato statistico. Nel girone di ritorno Radunovic ha dimezzato il numero di gol subiti mentre Lapadula ha raddoppiato il numero di reti segnate. «Sono numeri che mi fanno molto piacere _ sorride Ranieri _. Ma su questo, sinceramente, c’entra poco l’allenatore. Sono loro che hanno impiegato il girone di andata per capire che erano in serie B. Un campionato trappola. In questo torneo non c’è niente di certo, non c’è niente di sicuro. Non so se faremo il primo turno secco o le eviteremo. Ma nessuno ci regalerà niente, tutti cercheranno di farci la pelle».

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