Dinamo randellata da Napoli, preoccupa l’arrendevolezza
Bucchi deve recuperare gli assenti e lo spirito dei suoi
Sassari La delusione è lecita, ma dopo la prima di campionato lo scoramento è l’ultima cosa utile. Vero che nessuno si attendeva una Dinamo così dimessa in un momento in cui la stagione è tutta da costruire e lo spirito non può essere che improntato all’ottimismo. Ecco, se c’è una cosa che può preoccupare dopo la randellata da 111 punti sulla testa dei Giganti inferta da Napoli (lui sì con le motivazioni e l’amalgama già su ottimi livelli)non sono le assenze pesanti, perché quelle piano piano si recuperano e Sassari anche nella scorsa stagione ha dimostrato capacità di invertire la marcia prodigiose. Charalampopoulos potrebbe (potrebbe!) rientrare già domenica per una trasferta a Cremona dell’ex Cavina che si preannuncia già caldissima. Tyree forse, ma per entrambi è tutto da vedere. Per Raspino i tempi sembrano un po’ più lunghi. McKinnie ha una classe e un’esperienza tali che, gettato nella mischia della Lba a pochi giorni dall’arrivo, ti ha piazzato 15 punti e mostrato cosa potrà fare non appena si sarà guardato intorno. Insomma, non deve preoccupare lo stato attuale del roster, che nel giro di qualche settimana potrebbe tornare al completo. Il progetto pensato da Bucchi & Pasquini in estate non può essere rivalutato al ribasso solo per una pur brutta sbandata come quella di domenica pomeriggio. Il coach e i suoi collaboratori avranno il loro bel daffare per rimettere insieme i pezzi e fare la preseason, come ha detto Bucchi, a stagione iniziata e con gli impegni che bussano alle porte, Europa compresa (il 17 si gioca a Stettino). Occorrerà mettersi sotto, tutti insieme staffe giocatori e «compiere uno o due passi» (così l’allenatore) alla volta, ma in maniera costante. Insomma occorrono tempo e pazienza, ma rivedremo la Dinamo vera. Il PalaSerradimigni l’ha già capito e non è volato un fischio durante e dopo la gara, finita tra gli applausi. Quello che invece deve preoccupare è la sensazione di arrendevolezza, che ha finito per provocare la terrificante prova difensiva della quale i partenopei hanno approfittato con cinismo. Come se in cuor loro i Giganti sapessero di avere i piedi d’argilla e alla prima difficoltà abbiano smesso di crederci. Non deve ripetersi, nessuno per quanto forte può vincere senza la fiducia. E Bucchi, che ha fatto le sue fortune in carriera proprio su difesa e spirito di gruppo, su questo aspetto non transigerà.