Lo sport scende in campo per urlare il suo “no” alla violenza sulle donne
Dalla Lega Pro alla Lega Dilettanti al basket ecco tutte le iniziative per dare sostegno alla giornata internazionale in programma sabato 25 novembre
Sassari Lo sport urla a gran voce il suo "no" alla violenza sulle donne. E lo fa con una serie di iniziative, dal calcio al basket, dai professionisti ai dilettanti.
La Serie C di calcio, così come gli altri campionati italiani ed europei, scenderà in campo per dare un segnale forte di partecipazione e sostegno alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne in programma sabato 25 novembre.
I 60 capitani delle squadre di Lega Pro indosseranno una fascia rossa con la frase “NO alla violenza sulle donne”. Inoltre in tutti gli stadi di Lega Pro e sui social sarà ricordato il numero 1522 antiviolenza e stalking promosso dalla “Presidenza Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le pari opportunità”.
La Lega Dilettanti invita invece tutti gli atleti e le atlete a scendere in campo, come ormai d’abitudine in questa importante ricorrenza, con un segno di colore rosso sotto l’occhio. In particolare la LND ha chiesto a tutte le sue società di posizionare un seggiolino rosso all’interno del proprio impianto come segno permanente in ricordo delle vittime di femminicidio, fissando sullo stesso una targa.
Anche il basket si schiera accanto alle donne. Sui campi della LBA, dopo la presentazione delle squadre, i due capitani e uno dei 3 arbitri si posizioneranno a centrocampo per leggere un messaggio di forte condanna di ogni tipo di violenza nei confronti delle donne. Subito dopo verrà osservato un minuto di raccoglimento per le vittime di femminicidio, seguito dall'inno nazionale. Nel momento in cui i capitani leggeranno il messaggio e nel corso del minuto di raccoglimento, tutti i club ospitanti mostreranno sui propri led a bordocampo uno specifico messaggio unitario.