Sassari sul trono sardo del padel
Lo Sporting Milano 26 è l’unica squadra sarda che gioca in serie B
Sassari Il padel a Sassari cresce anche grazie allo Sporting Milano 26. Sono sempre di più le squadre che competono nei campionati regionali di serie C (con 8 squadre maschili e 7 femminili) e di serie D regionale (con 31 squadre maschili e 19 femminili), ma l’unica che disputa un campionato nazionale è lo Sporting, attualmente in serie B.
Il progetto di questa squadra è nato 4 anni fa, quando Manuel Vanuzzo (ex capitano della Dinamo Sassari) e il fisioterapista Ugo D’Alessandro fondarono il primo circolo di padel nel nord della Regione. La squadra si è subito iscritta al campionato serie D quattro anni fa, per poi passare in serie C l’anno dopo e in B lo scorso anno: “Per una realtà come la Sardegna è bello avere una squadra competitiva come questa-spiega Luca D’Angelo, direttore tecnico e capitano della squadra-, siamo partiti da zero, ma ora puntiamo alla serie A”.
Lo Sporting ha inoltre una squadra femminile che milita nel campionato di serie C che l’anno scorso ha sfiorato la B perdendo in finale contro Novara. Sia nella squadra maschile, che in quella femminile sono presenti giocatori di alto livello provenienti dal continente, che affiancano quelli sardi nel percorso di crescita: "Vogliamo creare un movimento agonistico importante, -spiega Luca D’Angelo- cercando di creare delle squadre di vertice competitive che vengano affiancate da altre che possano competere nei campionati minori (serie C o D)”.
Già quest’anno sono stati artefici della promozione alcuni giocatori sardi: Alessandro Panu e Franco Sciarra nel maschile e Chiara Carboni ed Asia Diletti nel femminile. Le squadre, disputando i campionati nazionali, si spostano regolarmente nel resto dell’Italia: “La federazione stanzia un rimborso spese per tutte le trasferte ma il problema è quando giochiamo in casa. Abbiamo diversi giocatori che non stanno a Sassari, in questo caso siamo noi a dover pagare per gli spostamenti; per fortuna gli sponsor ci danno una grossa mano”.
Un obbiettivo per lo Sporting è quello di formare degli atleti sassaresi di livello investendo sul settore giovanile, ma al momento ci sono delle difficoltà legate ai campi da gioco: "Stiamo cercando, insieme al comune, di chiudere alcuni dei campi che abbiamo (sono quelli in via Milano 26)-spiega D’angelo-solo così possiamo dedicarci a pieno anche al settore giovanile, che al momento è un po’ penalizzato proprio dal fatto che non ci siano le coperture-la Sardegna è una delle regioni con la più bassa percentuale di campi al coperto, solo l’11% nel 2022-; la crescita dei giovani ha bisogno essere accompagnata continuativamente, il che è impossibile considerando che con le giornate di freddo e pioggia i bambini non verranno. Dispiace vedere che per questo motivo alcuni ragazzi molto forti vadano a praticare altri sport”. A Sassari la squadra è molto seguita, anche dal punto di vista dei media, ma per il livello sportivo (si parla di serie B) il pubblico non è ancora proporzionato agli altri sport.