La Nuova Sardegna

Cagliari Dopo il fratello Tonino anche Ninnino Orrù se n’é andato. A distanza di un anno sono scomparsi i due protagonisti, e presidenti rossoblù uno dopo l’altro,  della rinascita del Cagliari, finito in C e sull’orlo del fallimento.

Ninnino si è spento oggi dopo una breve malattia a 84 anni. Appena un mese fa le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate sino al decesso odierno.

Lui e i suoi fratelli erano i figli di Mario, il capostipite, coraggioso imprenditore che aveva saputo  costruire un impero nel settore dell’edilizia partendo da un piccolo negozio di vendita di piastrelle e sanitari nella via Santa Gilla, alla periferia di Cagliari.

Una famiglia di sportivi visto che, tra l’altro , erano i proprietari di una squadra di calcio importante in città, l’Atletico Cagliari.

Alla fine degli anni ‘80 furono fra i finanziatori del Cagliari che dopo i fasti di Gigi Riva e dello scudetto pian piano era scivolata sempre più in basso a causa di mancanza di finanziamenti di alcuni presidenti come Moi e Amarugi che avevano peggiorato la situazione delle casse sociali .

Il loro intervento insieme ad alcuni altri imprenditori locali servì ad evitare la cancellazione del Cagliari dalla mappa del calcio italiano. Tonino fu presidente e Ninnino  vice quando il Cagliari, dal 1988, grazie al tecnico Claudio Ranieri e al ds Carmine Longo riuscì a salire in due anni dalla C alla A e nel 1990-91 a ottenere una salvezza strepitosa grazie anche ad acquisti importanti come quelli di Matteoli, Francescoli e Fonseca. Nella stagione successiva, 1991/92, Ninnino prese la presidenza e dopo un inizio di campionato non proprio felice, la società chiamò in panchina Carletto Mazzone . Nell’estate del 1992 la vendita a Massimo Cellino e l’uscita di scena degli Orrù mai dimenticati dalla tifoseria rossoblù.

Fra i tanti messaggi di cordoglio anche quello della società rossoblù di cui fu presidente Ninnino ricordando e ringraziando per quanto fatto per salvare la squadra dal fallimento:  «Tutto il Cagliari Calcio con il presidente Tommaso Giulini si stringe con affetto ai cari di Ninnino e a tutta la famiglia Orrù».