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Nenad Markovic: «Se vuole fare qualcosa di importante la Dinamo deve vincere in casa»

di Antonello Palmas

	<strong>Alessandro Cappelletti</strong>
Alessandro Cappelletti

Il coach presenta la gara di domenica1° dicembre contro la sorpresa Trieste (19.30). Il play Cappeletti: «Speriamo che la pausa abbia contribuito a risolvere qualche problema»

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Sassari Nella Clubhouse della Dinamo è stata presentata la gara che il  Banco di Sardegna disputerò domenica alle 19.30 in casa con la matricola terribile Trieste. Per coach Nenad Markovic si tratta di «una partita molto importante per noi contro una squadra molto forte che sta facendo benissimo e ha giocatori di grande talento, 92 punti a partita, hanno Ross, Brown, Valentine, Uthoff». Le chiavi saranno il controllo del ritmo della partita, la transizione difensiva e la nostra capacità di andare a rimbalzo contro giocatori molto pericolosi a rimbalzo offensivo». 

Sul fatto che possa essere l’ultima spiaggia per le speranze di Final Eight e di playoff, il coach bosniaco risponde così: «Non sto pensando adesso alle Final Eight, è una partita molto importante per noi, quello che viene dopo oggi non è importante. Se vogliamo iniziare a fare qualcosa di diverso dobbiamo vincere in casa, ne abbiamo già perse due, abbiamo visto fino a questo momento una squadra che non ha espresso il proprio potenziale. Siamo migliorati, abbiamo giocato anche buone partite fuori casa, ma manca qualcosa: su questo sono concentrato».

Il play Alessandro Cappelletti: «Abbiamo dovuto affrontare qualche acciacco e un paio di giocatori in nazionale, in queste due settimane a cavallo della finestra Fiba abbiamo lavorato duramente a livello fisico e ci stiamo preparando per questa battaglia di domenica. Trieste è forte con giocatori importanti e che hanno esperienza nel nostro campionato. Sfida molto difficile, grande talento offensivo, pallacanestro libera, la transizione difensiva sarà una delle chiavi più importanti se vogliamo competere». Per Cappelletti  è un «campionato livellato, molto difficile, il calendario è duro ma abbiamo più partite in casa. L’approccio deve cambiare a Sassari, vogliamo dimostrare di poter competere anche contro squadre importanti, davanti ai nostri tifosi che non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto. Forse da squadra nuova abbiamo pagato la sconfitta iniziale con Scafati che ci ha tolto fiducia e che ci siamo portati dietro, speriamo che la sosta sia servita anche sotto questo profilo».

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