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Dopo l’addio di Davide Nicola il Cagliari va a caccia del sostituto

di Enrico Gaviano
Dopo l’addio di Davide Nicola il Cagliari va a caccia del sostituto

In pole position per la panchina rossoblù ci sono Fabio Pisacane, Paolo Vanoli e Ivan Juric

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Cagliari Il campionato si è concluso il 23 maggio ma il Cagliari già volta pagina. La fine del rapporto con Davide Nicola sembrava scritta dopo le ultime dichiarazioni del tecnico ormai ex dei rossoblù. Non è stata dunque una sorpresa. E ora riparte il toto allenatore, esercizio a cui ormai si è abituati da diversi anni a parte l’estate del 2023 quando Claudio Ranieri fu confermato dopo la promozione-miracolo ottenuta a Bari. I nomi in lizza per la panchina sono tre: Paolo Vanoli, che ha concluso la sua avventura al Toro, Ivan Juric che dopo l’esonero a Roma non ha brillato in Inghilterra, e Fabio Pisacane, tecnico che ha guidato la Primavera rossoblù alla conquista della Coppa Italia. Quest’ultimo è il più giovane dei tre, compirà infatti 40 anni a gennaio, ma sembra essere al momento il favorito di Tommaso Giulini.

Pisacane sarebbe una scommessa, e andrebbe un po’ a cambiare la tradizione in casa rossoblù che vede sedersi in panchina allenatori collaudati. L’ultima volta che Giulini ha affidato la panchina a un tecnico inesperto è stato nel 2015, con Massimo Rastelli, che riuscì a portare la squadra in serie A e poi a ottenere il miglior risultato assoluto, in termini di punti, negli 11 campionati dell’era Giulini. Il presidente potrebbe aver pensato proprio a questo precedente e ora appare tentato dall’affidare la panchina al napoletano, entrato comunque già nella storia del Cagliari per aver segnato l’ultimo gol della storia nello stadio Sant’Elia (quello del 2-1 contro il Milan nel 2017).

Dalla parte di Pisacane i risultati della squadra giovanile, la profonda conoscenza dell’ambiente rossoblù e anche quel pizzico di sfrontatezza che in una società che punta a mantenere il suo posto in serie A magari valorizzando anche i giovani , non guasta. Detto questo, le altre piste restano per ora apertissime. Vanoli era un obbiettivo anche l’estate scorsa e aveva ricevuto una proposta concreta dal Cagliari prima dell’inserimento del Torino di Cairo che mandò all’aria l’accordo. Juric è invece un vecchio pallino del presidente Giulini, anche se le ultime disavventure in panchina del tecnico croato ne hanno fatto scendere di molto le quotazioni. Inoltre, magari, la società avrà pure dato un’occhiata alle statistiche che dicono come raramente un allenatore straniero è andato bene alla guida del Cagliari. Di certo sotto il profilo del risultato finale c’è poco da dire su Davide Nicola.

Ha ottenuto la salvezza, agganciandola alla penultima giornata e chiudendo con gli stessi punti ma con una posizione migliore in classifica del predecessore Claudio Ranieri. Ma per il resto la società gli ha contestato la mancata valorizzazione di giovani come Prati, Obert e lo stesso Gaetano, e la qualità del gioco espresso nell’arco del campionato. Il tecnico aveva un contratto di due anni, con opzione per il terzo, e su questo punto si deve ancora chiudere la trattativa. La società spera di poter risparmiare il massimo puntando sul fatto che Nicola potrebbe andare al Pisa, o a qualche squadra di A ancora senza panchina.

La rottura si è consumata fra martedì sera e ieri mattina anche sui rinforzi chiesti da Nicola che in cima alla sua lista ha messo i riscatti di Elia Caprile, Michel Adopo e Roberto Piccoli. È probabile che la società riesca a riscattarli tutti e tre (dovrebbe spendere 24 milioni) ma poi è certo che almeno uno, molto probabilmente Caprile, sia sacrificato per avere qualche denaro in più da mettere sul tavolo delle trattative.

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