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Il calcio sardo piange Sandro Soddu

di Argentino Tellini
Il calcio sardo piange Sandro Soddu

L’ex difensore e architetto di professione si è spento all’età di 73 anni dopo una lunga malattia.

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Sassari Lutto nel mondo del calcio sardo. Dopo malattia è morto Sandro Soddu, ex stopper del Sorso, architetto ed insegnante nella vita. Aveva 73 anni. Sassarese, è stato certamente tra i migliori difensori del calcio sardo degli anni 70 e interpretava il ruolo in maniera originale, non ricorrendo alle ruvidezze dei mastini di quei tempi. Anzi, Soddu basava il suo gioco sull'eleganza e l'intelligenza e nelle sue rigide marcature sulla scelta di tempo l'anticipo. Tra le sue doti anche grande colpitore di testa.«Un ottimo calciatore ed un uomo squisito, anche di spogliatoio", dice di lui Salvatore Marongiu, ex bomber e compagno di squadra nel Sorso.

Gli fa eco il regista di quella compagine Andrea Marras. «Una gran persona e un implacabile marcatore - ricorda l'ex centrocampista -. A quei tempi partivamo entrambi da Genova in nave per giocare la domenica. Io lavoravo a Torino alle Poste, lui studente di architettura».

Tra gli avversari Lello Coni, in quel periodo attaccante del Porto Torres. «Giocare contro Sandro era difficile - spiega -. Nessun fallo ma non ti dava un centimetro di spazio. Una grave perdita per il calcio sardo».

I funerali di Sandro Soddu si so no tenti nel pomeriggio di oggi, 6 giugno nella chiesa San Giovanni Bosco di Sassari. Lascia la moglie e due figli.

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