La Figc premia Ignazio Argiolas, con Gigi Riva ha fondato la scuola calcio
Nel 1988/89 il mister al Cagliari è stato una guida per il giovane Ranieri
Oristano Il comitato regionale della Figc ha deciso di conferirgli la benemerenza 2025 per la sua straordinaria carriera: «Ha speso la sua vita ad allenare ed educare, a insegnare calcio e a trasmettere valori, a preparare calciatori e a far crescere uomini», si legge fra le motivazioni.
Ignazio Argiolas è visibilmente commosso e quasi non ci crede: «Non me l’aspettavo, è stata una sorpresa e mi riempie di gioia».
Il professore, come lo chiamano ancora tutti, è una vera istituzione del calcio sardo.
Nato a Cagliari il 1° aprile 1949, ma monserratino, dopo il diploma al Liceo classico Pintor, si trasferisce a Torino per studiare medicina. Qui inizia a giocare a calcio ma deve rientrare in Sardegna per problemi di salute.
Mentre segue un gruppo di giovani calciatori avviene l’incontro che gli cambia la vita. «Un giorno mentre alleno a La Palma, a Cagliari, questi ragazzi, ci vede Cenzo Soro. Io non sapevo chi fosse. “Chi allena questi ragazzi?”, mi chiede. “Provi ad andare in panchina e chieda”, gli rispondo. Va e torna da me: “È sicuro di non saperlo?”. E rispondo: “Io non mi ritengo allenatore, sono solo uno studente universitario”. Soro replica: “Lei non si preoccupi, penso a tutto io”.
Allora mi fa conoscere Nené e altri giocatori del Cagliari dello scudetto, e la mia avventura nel calcio prende forma».
Argiolas entra nel settore giovanile del Cagliari, dove lavorerà dal 1976 al 1998, con una breve parentesi nel 1982/83 come secondo di Nené alla Paganese in C1.
Nel 1976 è uno dei co-fondatori della Scuola calcio Gigi Riva e con Rombo di Tuono nasce un rapporto speciale. «Il ricordo più bello di Gigi è quando mi ha chiesto di seguire i suoi figli, Nicola e Mauro. Mi ha detto: “Conoscendo te, che sei educatore, ma anche istruttore, non li affiderei a nessun’altro”.
Nel 1984 diventa allenatore professionista di 2ª categoria, e nel 2001/02 è uno dei primi sardi a fare il corso Uefa Pro.
Un'altra bella esperienza è quella del 1988/89, quando Carmine Longo lo sceglie per rifondare il Cagliari e affiancare il giovane Claudio Ranieri
, ancora senza patentino.Ma oltre all'impegno sul campo, Argiolas lavora per 35 anni con la Federazione e per circa un ventennio gli viene assegnata una cattedra a Coverciano come docente del settore tecnico. Diventa "Il mister dei mister".
Oggi, dopo oltre 20 mila allievi formati, e tanti corsi tenuti anche all'estero, Argiolas a 76 anni è ancora sulla cresta dell'onda. «Due anni fa mi hanno scelto come ct della Nazionale del Mediterraneo, che comprende 27 paesi, e come console della pace. Giocheremo a Napoli e a Lecce, ma il mio vero sogno è portare la Nazionale in Sardegna».