La Nuova Sardegna

Sassari Uno ha fisico, temperamento e il phisique du role dell’attaccante di categoria. L’altro ha talento, tecnica, inventiva e l’argento vivo addosso, quello che ogni tanto lo porta a tentare la conclusione da posizioni impossibili. Hanno lo stesso accento perché sono entrambi siciliani, Antonino Musso e Lorenzo Di Stefano: i due attaccanti dovrebbero fare coppia al centro dell’attacco della Torres e in coppia ieri sono stati presentati nella sala stampa dello stadio Vanni Sanna. Du gust is megl che uan, per la società rossoblù, che nel giorno nel quale era stata fissata la conferenza stampa di Musso è riuscita in un solo colpo a firmare, annunciare e presentare anche il suo compagno di reparto.

Il colpo Di Stefano Classe 2002, un curriculum di primissima qualità a livello giovanile, con 17 gol in 32 gare in Primavera1 con la maglia della Sampdoria. È successo appena quattro stagioni fa e da allora Lorenzo Di Stefano ha calcato (poco) i campi della serie B con la maglia del Lecco, ma soprattutto quelli della C, mettendosi in evidenza con le maglie di Gubbio e Campobasso (7 reti nell’ultima stagione). La Torres lo ha prelevato dal Modena, proprietaria del suo cartellino, e lo ha blindato per tre anni. «Sinora ero venuto a Sassari soltanto da avversario – ha sottolineato l’attaccante catanese – e spero che questa nuova avventura ci possa riservare cose importanti. Conosco già alcuni dei nuovi compagni ma ci sarà tempo e modo per lavorare insieme e integrarmi con il nuovo gruppo. Abbiamo un obiettivo comune che è quello di fare il meglio per la società. Spero anche a livello personale di fare un buon campionato, perché vorrebbe dire aiutare la squadra. I tiri da lontano? Avevo un allenatore nelle giovanili che mi invitava a provarci, e così ogni tanto viene fuori qualche bel gol».

Ecco Musso Sul fronte offensivo della Torres, salutati pezzi da novanta come Manuel Fischnaller, Gigi Scotto e il capitano della nazionale di San Marino Nicola Nanni, ci sarà anche Antonino Musso. Siciliano di Partinico, porta in dote una stagione da doppia cifra, con 10 reti segnate con la maglia del Sorrento. «So che chi mi ha preceduto ha fatto molto bene – sottolinea Musso –, questo per me è un grande stimolo ma non sono abituato a fare proclami: preferisco lavorare tanto e lascio che a parlare sia il campo. Dico solo che la parola mollare per me non esiste, il sacrificio sarà il mio pane quotidiano e ritengo che questo sia l’unico modo per ottenere risultati». Anche per lui la Torres ha calato l’asso del contratto triennale. «La Torres ha fatto un grande sforzo e sono grato di essere qui. Ringrazio la società per la fiducia e so che ora spetta a me ripagarla con il lavoro e i risultati. Sento di essere un calciatore ancora in evoluzione – spiega Musso, classe 1999, cresciuto nel Trapani –, non penso di avere espresso ancora tutto il mio potenziale. Da questo punto di vista spetterà al mister allo staff utilizzarmi nel modo più opportuno. Io sarò a disposizione con il massimo impegno».