Un nome in pole position per guidare la Provincia
Il centro destra è pressoché certo di riuscire a piazzare il proprio candidato: ecco chi sarà
Oristano I nomi sono due, il favorito è uno sempre che ci sia un briciolo di competizione. A meno che non compaia un esercito di franchi tiratori o irrompa sulla scena qualcuno che spariglia il tavolo e che riesce a dragare voti da destra a sinistra, i giochi per il prossimo presidente della Provincia sembrano fatti. Più che gli indizi, il meccanismo di voto – è bene ricordare che non saranno chiamati al seggio i cittadini, ma i delegati delle varie amministrazioni comunali – non sembra lasciare spazio a sorprese, per cui Oristano sarà uno dei territori in cui a imporsi sarà il centro destra. L’accordo tra i partiti dovrebbe poi assegnare la candidatura a Fratelli d’Italia, motivo per cui sul campo restano al momento solo due ipotesi: la prima è quella di Paolo Pireddu, attuale sindaco di Villaurbana, molto vicino al deputato e coordinatore regionale del partito, Francesco Mura. Lo stesso Pireddu, oltre che primo cittadino, ricopre l’incarico di coordinatore provinciale.
L’alternativa, che però non sembra al momento avere troppe chance, è quella del sindaco di Terralba, Sandro Pili, i cui rapporti col consigliere regionale Emanuele Cera sono strettissimi. Questo non sembra però essere un requisito al momento sufficiente a fargli vincere la volata per la candidatura del centro destra. La coalizione, a meno di clamorose spaccature che potrebbero esserci solo se nel capoluogo si ripresentassero i venti di crisi e non è neanche detto che sarebbero sufficienti, si appresta a vincere in scioltezza questo giro alle urne sui generis. È per questo motivo che la partita sembra chiusa, dal momento che il centro destra può contare sulla presenza di delegati dal peso elettorale elevatissimo. La coalizione amministra il capoluogo e due centri grossi come Terralba e Bosa, dove addirittura c’è in maggioranza un monocolore sotto le insegne di Forza Italia. E non è tutto perché, seppure diluiti con un po’ di civici, guida i consigli comunali anche a Ghilarza e Santa Giusta, cittadine i cui delegati avranno un peso specifico elevato nella partita per il palazzo di via Carboni.
Il centro sinistra pare avere poche carte da giocare perché i Comuni in cui governa, eccezion fatta per Cabras, sono tutti di proporzioni non tali da poter spostare gli equilibri, a meno di non prevedibili terremoti politici. Anzi, proprio per questo motivo nel centro sinistra sarà difficile trovare qualcuno disposto a immolarsi sapendo di essere quasi certamente sconfitto. Tra i nomi che circolano c’è quello del sindaco di Cabras, Andrea Abis, che però potrebbe declinare l’invito se mai ci sarà proprio perché davanti ai suoi occhi si profilerebbe una sconfitta quasi certa. Altri pezzi da novanta sul tavolo, peraltro, al momento non paiono essercene, per cui la scelta è rimandata al dopo Ferragosto o forse anche più in là. Il tempo del resto non manca visto che voterà a fine settembre. Queste elezioni, peraltro, hanno avuto il chiaro effetto di far calmare le acque anche nel capoluogo. La ritrovata unità per le provinciali avrebbe come conseguenza diretta quella di regalare una fine di legislatura più tranquilla al sindaco Massimiliano Sanna che potrebbe ritrovarsi, dopo tre anni di moto ondoso, a navigare nella bonaccia allontanando definitivamente i venti di crisi. Il lavoro di cucitura comunque non è ancora completo e gli incontri si stanno susseguendo per definire il quadro.