Alessandro Deiola, mediano col vizio del gol: 200 volte utile al Cagliari
Messo spesso in discussione dai tifosi ma apprezzatissimo da tutti gli allenatori. La sua prima rete in Serie A con la maglia del Lecce che ritrova venerdì in Salento
Cagliari Il primo gol in Serie A non si scorda mai. Ed è un primo gol particolare perché Alessandro Deiola quella rete l’ha fatta con la maglia del Lecce, proprio l’avversario che il Cagliari affronterà fra due giorni in Salento. La sua avventura con i pugliesi è durata poco, giusto 5 mesi, 10 partite e quel gol siglato il 13 gennaio del 2020 nel rotondo successo del Lecce sul Torino per 4-0, ma basta perché il giocatore nato a San Gavino il primo agosto di trent’anni fa, abbia comunque un legame affettivo profondo con la squadra giallorossa, molto di più che con Spezia e Parma, le altre squadre di A con cui ha giocato più a lungo.
È strano il destino di Deiola per cui vale il detto “nessuno è profeta in patria”. Sardo, attaccatissimo alla maglia, vice capitano del Cagliari, ma discusso spesso dai tifosi rossoblù che accendono discussioni infinite su di lui sui social. Eppure questo centrocampista di fatica, capace di correre in lungo e in largo, di combattere e di sacrificarsi e che però ogni tanto riesce a far gol (12 quelli realizzati fra A e B con la casacca rossoblù) ha messo insieme 202 presenze con il team sardo. Un numero che significherà pure qualcosa. Perché dal suo esordio con i rossoblù, Cagliari-Crotone di Serie B del 7 settembre di dieci anni fa, un 4-0 a cui lui contribuì con un gol bellissimo, e alcune cessioni (sempre in prestito) tutti gli allenatori gli hanno dato tanto spazio utilizzandolo a piene mani, in particolare dopo il suo ritorno dall’ultimo prestito dallo Spezia nel gennaio del 2021.
Quell’anno ha contribuito alla salvezza giocando 12 partite sotto la guida di Semplici. La stagione dopo retrocessione con allenatore prima Semplici e poi Mazzarri: lui gioca 33 partite e segna 4 gol (primato personale) ma non basta. Con Ranieri è fra i protagonisti della promozione al cardiopalma, agguantata a Bari all’ultimo secondo. Gioca 26 partite di campionato di B e tutte le 5 dei play off, e segna 3 reti. Ranieri lo conferma anche nella stagione successiva tra i più presenti (27 partite e un gol) e la stessa storia si è ripetuta anche nello scorso campionato quando allenatore era Davide Nicola: 29 presenze e due gol. Il secondo gol è quello che ha chiuso con un secco 3-0 la trionfale sfida salvezza contro il Venezia di Di Francesco (proprio lui, il tecnico anche ex rossoblù che ora allena il Lecce): tacco di Gaetano, tacco di Makoumbou e conclusione con tiro a giro di Deiola degna del migliore Insigne. Un gol che è stato giudicato fra i migliori della serie A 2024/25 dalla Lega calcio. E quest’anno? I tifosi si sono divisi ancora sul suo nome. Ma lui tiene saldamente sulle spalle la sua amatissima maglia rossoblù.
La società lo ha anche premiato per aver toccato le 200 presenze contro la Fiorentina: a consegnargli il riconoscimento il presidente Tommaso Giulini alla Unipol Domus. Intanto ancora una volta la sua parte continua a farla e anche l’allenatore di questa stagione, Fabio Pisacane, lo impiega con continuità: tre partite disputate e tre presenze per lui. A proposito: Pisacane non è uno di passaggio, ma proprio la scorsa settimana ha ottenuto il patentino Uefa Pro a Coverciano. L’ufficializzazione della notizia è arrivata proprio ieri.