Massimo Bulleri: «La Dinamo a Cremona per riscattarsi»
I biancoblù domenica saranno di scena sul campo della Vanoli di Brotto
Sassari. Sarà una partita con un avversario in divenire, segnato da infortuni, che fa della fisicità una parte fondamentale del gioco, la cui arma è il campo aperto e l’uno contro uno, con giocatori pericolosi nel tiro dai tre punti. Così è stato presentato dal coach Massimo Bulleri il prossimo avversario della Dinamo, la Vanoli di Pierluigi Brotto, che affronterà il 12 ottobre alle 17.30 al palazzetto Mario Radi.
Un incontro che arriva dopo due sconfitte per entrambe le squadre. «Anche loro avranno voglia di riscatto –dice il pivot Luca Vincini alla conferenza stampa di presentazione alla Club House societaria – perché vengono come noi da una sconfitta, ma in campo daremo tutto».
E proprio rispetto alla sconfitta, Bulleri questa volta vorrebbe un rendimento più lineare. «Durante la scorsa partita non siamo stati costanti – continua – bisognerebbe restare attaccati alle indicazioni e ai basics tecnici». E sull’importante fisicità della Vanoli Cremona: «Come stazza sono più grandi di Varese e questo per noi è sicuramente uno stress importante, vedremo che fisicità riusciremo a imporre». Riguardando poi la gara con Varese: «La press 2-2-1 – prosegue il coach – è stata una scelta legata al desiderio di alzare il nostro livello di aggressività. L’avevamo già utilizzata in passato e preparata nei dieci giorni precedenti. In termini numerici, su 15-16 possessi difensivi di quel tipo abbiamo incassato circa 12 punti, in una partita in cui ne abbiamo subiti in totale 105. È chiaro che in una vittoria certe scelte si leggono in un modo, in una sconfitta in un altro, ma fa parte del processo di crescita».
Intanto, in allenamento, la squadra si è preparata al meglio. «Abbiamo lavorato bene – interviene Vincini –dopo la partita abbiamo analizzato gli errori, soprattutto quelli banali. Eravamo un po’ giù di morale, come è normale dopo una sconfitta, ma abbiamo ripreso dalle cose fatte bene, come l’attacco con i 100 punti segnati e poi ci siamo concentrati sulle cose fatte male, come i 100 punti presi».
