In scena nella cava in disuso la gara winter di tiro dinamico
L’appuntamento per 75 tiratori da tutta l’isola è domenica 9 novembre a Uri
Sassari Armi da fuoco in azione ed in movimento, ma sempre in assoluta sicurezza domenica 9 novembre ad Uri, nel campo della Accademia del tiro Sassari, per la quarta gara federale winter di tiro dinamico. La manifestazione è stata organizzata dall’Arzachena Shooting Club presieduta da Gianni Sara, ma in questo caso viene ospitata nel nord ovest dell’isola dato che la società organizzatrice ha delle difficoltà sul proprio terreno. «Può capitare, perché non è facile avere a disposizione delle aree adatte alla nostra attività – spiega Gian Piero Mura, presidente della Accademia del tiro Sardegna – noi possiamo contare su una vecchia cava in disuso che è in pratica sotto terra, e che da trent’anni è la nostra casa».
Ai nastri di partenza ci saranno la bellezza di 75 tiratori provenienti da tutta la Sardegna. Un numero non usuale, ma che recentemente si sta riproponendo sempre più spesso, a dimostrazione di come questo sport stia riscuotendo importanti consensi. «Ultimamente il nostro movimento è in continua crescita – conferma Mura – al momento infatti abbiamo più di centocinquanta praticanti, tesserati nelle cinque società isolane che si trovavo a Sassari, noi e Li Turri, poi ad Arzachena, Dorgali e Sardara. Molti di loro sono militari o ex militari, ma non tutti. Io, per esempio, ho iniziato tanto tempo fa dopo l’esperienza nel tiro a segno».
«Ho fatto un corso di tiro dinamico e la cosa si è evoluta – continua a raccontare Mura – ho fondato la società, ho trovato il campo ed eccomi qua. Nel 2007 ho vinto il titolo italiano di classe C, ma in società vantiamo anche diversi titoli regionali nelle diverse categorie, e facciamo sempre tanta attività». Uno sport, il tiro dinamico, che riscuote sempre più successo, ma che non è, evidentemente, per tutti. «Per praticarlo bisogna prima di tutto avere un porto d’armi ed una tua arma personale – racconta Mura – poi è necessario avere l’abilitazione rilasciata da un tecnico federale, che nel corso di sette-otto lezioni ti fa capire le basi del tiro dinamico. Tra questi, per esempio, il non tenere il dito sul grilletto prima di dover sparare o quali sono gli angoli di sicurezza». E proprio la sicurezza è la priorità dell’accademia sassarese. «Statisticamente nel nostro sport gli incidenti nel mondo sono pari a zero».
L’ultimo passaggio prima di poter gareggiare è un test per ottenere la qualifica. Prima di ogni gara i concorrenti hanno quattro minuti per esaminare il percorso, poi a turno, seguiti dagli esaminatori, partono fanno il loro percorso, vince chi fa più punti nel minor tempo possibile. Quest’anno la stagione isolana si snoderà lungo sette gare, alcune delle quali garantiscono, in base a punteggi, la qualificazione ai campionati nazionali. E dopo l’impegno agonistico non può mancare il momento ludico, il “terzo tempo”, nel quale, che si vinca o che si perda, si festeggia tutti insieme in perfetto stile De Coubertain. «Ovviamente – conclude il presidente Mura – poco alcool, vista la nostra peculiarità, ma una birretta ci sta e la grabiglia è sempri andendi».
