Dagli ultras ai vecchi tifosi, Sassari si mobilita: «Sosteniamo la Torres»
Chiamata “alle armi” del popolo rossoblù in vista della sfida di sabato 15 novembre col Perugia
Sassari “Popolo rossoblù, è il momento di stare accanto alla Torres”. La chiamata alle armi, sportivamente parlando, si è diffusa in città in questi giorni sotto varie forme.
Dopo il cambio di panchina, con l’esonero di Michele Pazienza, il traghettamento di Marco Sanna e il ritorno in sella di Alfonso Greco, ora nell’ambiente torresino è chiaro che la priorità è risollevarsi per puntare a salvare la categoria.
L’ha chiarito anche il presidente Stefano Udassi nel corso della conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi insieme al diesse Andrea Colombino. Udassi ha ammesso le difficoltà del momento, ha promesso il massimo impegno per rilanciare la squadra ma contestualmente ha chiesto l’aiuto della tifoseria.
Sabato 15 novembre, alle 17,30 all’Acquedotto arriva il Perugia, altra squadra al momento impelagata nella lotta per non retrocedere, ed è chiaro che la Torres non può più sbagliare.
Nei giorni scorsi Guido Garrucciu, 96 anni, decano dei tifosi rossoblù e presidente onorario della Torres, ha diffuso un appello pubblico: «Amo la Torres nelle sue glorie, ma soprattutto nei momenti di difficoltà», ha scritto tra l’altro.
Altri messaggi dello stesso tenore sono comparsi sui social, mentre tantissime zone della città sono state tappezzate di manifesti firmati dagli ultras della Nuova Guardia: «Nei momenti di difficoltà sostieni la squadra della tua città», è il messaggio.
L’appuntamento è per sabato pomeriggio: la sensazione è che Sassari ci sarà e si andrà ben oltre le solite 3 mila presenze allo stadio. Ora però si attendono anche una reazione e un netto cambio di passo da parte della squadra.
