Dario Fo festeggia sul palco i suoi magnifici novant’anni
MILANO. Idealmente c’era tutta Milano a celebrare i 90 anni di Dario Fo, giovedì sera al Piccolo Teatro Studio Melato: la sala di via Rivoli, gremita di amici, ammiratori e colleghi ha applaudito e...
MILANO. Idealmente c’era tutta Milano a celebrare i 90 anni di Dario Fo, giovedì sera al Piccolo Teatro Studio Melato: la sala di via Rivoli, gremita di amici, ammiratori e colleghi ha applaudito e cantato per il Premio Nobel al termine di una serata dal sapore familiare in cui il teatrante per eccellenza ha tirato le fila della sua vita offrendo anche un'anteprima dei suoi prossimi impegni. Già dall’apertura con la "Fame dello Zanni" e il "Pulcinella sulla Luna" eseguiti in apertura con l'accompagnamento dell'Orchestra Archi Storti di Reggio Emilia, la serata ha alternato performance e omaggi, come quelli del Comune di Milano con l'assessore alla cultura Filippo Del Corno e del direttore del Piccolo Sergio Escobar che ha parlato di «un ragazzo non addomesticabile». La famiglia, rappresentata dal figlio Jacopo, dalla nuora Eleonora, dalla nipote Jaele e dalla bisnipote Matilde, ha parlato di un uomo diverso dal comune: «Mi ha insegnato a non avere paura del pubblico, perché gli spettatori sono amici, usciti di casa apposta per te», ha raccontato Jacopo fra i simpatici aneddoti privati, mentre Jaele ha divertito i presenti raccontando del suo esame per la patente («Quando l'esaminatore mi aveva riconosciuto ho pensato: speriamo sia un comunista»).
Fra gli amici di Fo intervenuti, come Claudio Bisio che mise in scena la sua "Morte accidentale di un anarchico", o Mario Pirovano che adattò in inglese i suoi lavori, Stefano Benni ha preso il centro della scena per dedicargli una poesia scritta ventidue anni prima per Franca Rame. I momenti musicali, tra cui una Carmen del soprano Chiara Angella tratta dal recente spettacolo di Fo su Maria Callas, sono culminati con Enrico Intra al pianoforte e Sergio Farina alla chitarra: fra blues e canzone popolare si è rievocata l'epoca del club Santa Tecla con due ballate in grammelot inglese e milanese che il duo riproporrà il primo giugno all'Unicredit Pavilion per l'apertura del Festival Milano Off. Ma il Dario Fo dell'intrattenimento non si è separato da quello dell'impegno: così Carlo Petrini ha raccontato dei tempi della Radio Bra Onde Rosse elencando le avventure più bislacche legate al dissenso politico.
Un dissenso riecheggiato quando Fo ha menzionato la lunga attesa per il riconoscimento dell'interesse culturale dell'Archivio Fo-Rame, ospitato dal 23 marzo presso gli Archivi di Stato di Verona: «Quando Franca propose di donare il nostro archivio, in una città che non nomino ci prendevano in giro, specie certi politici un po’di destra: in Italia non c'èattenzione per la cultura, se non sotto elezioni, ma la cultura va creata addosso ai giovani per fargli capire l'importanza della curiosità».