La Nuova Sardegna

“Qualche volta scappano” chiude la stagione Cedac

“Qualche volta scappano” chiude la stagione Cedac

La commedia diretta e interpretata da Pino Quartullo, in scena con Rosita Celentano e Attilio Fontana, chiude questa settimana la stagione della grande prosa

25 aprile 2016
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SASSARI. “Qualche volta scappano”, commedia diretta e interpretata da Pino Quartullo, in scena con Rosita Celentano e Attilio Fontana, chiude questa settimana la stagione della grande prosa del circuito Cedac. L’opera andrà in scena per la prima regionale martedì 26 aprile alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, mercoledì 27 alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale e infine giovedì 28 alle 21 al Cine/Teatro Montiggia di Palau.

La storia, tratta da da “Toutou” di Daniel Besse e Agnès Besse, racconta una piccola tragedia domestica, con l'inattesa fuga dell'amato cagnolino che mette in crisi una coppia apparentemente felice, facendo emergere vuoti d'amore, ansie, segreti e frustrazioni dei due protagonisti Marzia e Alessandro soprattutto dopo l'arrivo dell'amico Paolo, che si rivelerà figura chiave dell'intera vicenda (fortunatamente a lieto fine, almeno per Toutoù). Una piccola catastrofe domestica, insomma, innescata da un evento casuale, e forse inevitabile, in cui i due coniugi, impegnati a perseguire il successo sociale e professionale, ciascuno concentrato sulla propria carriera, scoprono di aver trascurato, e in parte dimenticato, le ragioni, le affinità profonde, gli ideali, la visione del mondo e forse anche le differenze che li avevano attratti l'una verso l'altro. Il loro matrimonio naviga ormai nella quiete di una piacevole e rassicurante abitudine, l'immagine che proiettano all'esterno, di coppia affiatata e felice, maschera le profonde insoddisfazioni, le insicurezze e le delusioni: l'inattesa fuga di Toutoù riapre antiche ferite, li costringe ad analizzare i propri sentimenti (e risentimenti), fa affiorare antichi segreti.

Un affresco vivace della società - una fotografia cruda e ironica di atteggiamenti e comportamenti che fanno parte dell'habitus mentale della medio-alta borghesia, lontana da preoccupazioni banali come la sopravvivenza quotidiana e il pagamento delle bollette, ma non per questo esente da inquietudini e crisi esistenziali, pronta a farsi carico delle grandi questioni dell'umanità ma incapace di venire a capo delle normali difficoltà e degli imprevisti domestici. Forse non è troppo tardi per rimettere insieme i pezzi, ritrovare un senso e una direzione, o cambiare il finale della storia: ritrovarsi, o perdersi del tutto, ma comunque rinunciare a quella pericolosa apatia che - dietro il velo di un'elegante indifferenza - ha preso il posto delle antiche passioni, dell'entusiasmo, perfino della gioia di vivere.

Sottile umorismo e leggerezza fanno sì che la commedia scorra via con garbo, e gli strali pungenti della satira colpiscano a segno senza far troppo male: “Qualche volta scappano” mette in scena un piccolo dramma, con finale a sorpresa, tra momenti di apprensione e molto divertimento del pubblico, per far ridere, o almeno sorridere, e pensare.

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