La Nuova Sardegna

Joe Lovano in scena con Paolo Fresu al Museo del costume

NUORO. La ventottesima edizione del Seminario Jazz di Nuoro vive oggi una delle giornate più importanti, con due avvenimenti importanti anche se profondamente diversi tra loro. Uno è sicuramente l’es...

30 agosto 2016
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NUORO. La ventottesima edizione del Seminario Jazz di Nuoro vive oggi una delle giornate più importanti, con due avvenimenti importanti anche se profondamente diversi tra loro.

Uno è sicuramente l’esibizione di su Joe Lovano al Museo del Costume di Nuoro: reduce dalla sua masterclass dei giorni precedenti alla Scuola Civica di Musica, il sassofonista statunitense andrà in scena dalle 21.15 con la cantante (e sua moglie) Judi Silvano in uno dei concerti più attesi del cartellone, reso ancora più interessante dalla partecipazione di vari ospiti: il trombettista Paolo Fresu, figura di primissimo piano della scena jazzistica nazionale, nonché ideatore e fondatore, nel 1998, insieme alla compianta Antonietta Chironi, del Seminario Nuoro Jazz; e, ancora, il pianista Roberto Cipelli, che da tre anni ha raccolto da Fresu il testimone alla guida dei corsi, e alcuni dei docenti attuali, come il contrabbassista Paolino Dalla Porta, il chitarrista Bebo Ferra e il batterista Stefano Bagnoli. Joe Lovano ha lavorato nel corso di una carriera ultraquarantennale con i più grandi jazzisti mondiali, sperimentando con diverse formazioni e situazioni - dal solo al duo, al trio, in quartetto e in quintetto, con i suoi Wind Ensemble, Us Five e Nonet - che riflettono la ricerca e la dinamica personalità del sassofonista di Cleveland. I biglietti (primi posti intero a 15 euro, ridotto a 12 euro; secondi posti intero a 12 euro, ridotto a 10) si possono acquistare in prevendita da Mousikè, in via Gramsci, 48, e al CTS Nuoro presso ExMe', in piazza Mameli, 1.

La mattinata vedrà un evento ormai immancabile e dal significato particolare: il concerto nella Casa Circondariale di Badu 'e Carros. Protagonista, questa volta, il duo formato da Marcella Carboni e Max De Aloe. Entrambi docenti del Seminario Jazz nuorese, già applauditi mercoledì scorso (24 agosto) al Museo del Costume, l'arpista sarda e l'armonicista lombardo hanno dato vita a questo sodalizio forse unico nel campo del jazz, incentrato su due strumenti non troppo usuali per questa musica, tanto meno in accoppiata.

Tra brani originali e di autori che vanno da Piazzolla ai Beatles, da Gabriel Fauré a Sting, da Irving Berlin ad Antonio Carlos Jobim, il loro album del 2013, "Pop Harp", mostra come come l'arpa e l'armonica cromatica, così diversi per forma e storia, diventino malleabili, elastici e plasmabili nelle mani di due tra i loro maggiori interpreti nel jazz nazionale. Il loro concerto di domattina (martedì 30) a Badu 'e Carros è reso possibile grazie alla collaborazione della direzione e dei lavoratori della casa circondariale nuorese.

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