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archeologia

Trovati a Santo Stefano reperti dell’età romana

Trovati a Santo Stefano reperti dell’età romana

LA MADDALENA. Straordinario ritrovamento archeologico nelle acque tra l’isola di Santo Stefano e La Maddalena: adagiate sul fondale, a una profondità di trenta metri, i carabinieri del Nucleo tutela...

07 ottobre 2016
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LA MADDALENA. Straordinario ritrovamento archeologico nelle acque tra l’isola di Santo Stefano e La Maddalena: adagiate sul fondale, a una profondità di trenta metri, i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio hanno rinvenuto un ceppo d’ancora in piombo lungo circa 2 metri e un collo d’anfora in terracotta, risalenti all’Età Romana Imperiale. La scoperta è stata fatta due giorni fa, nel corso dei servizi di controllo delle aree marine protette e dei siti archeologici sommersi. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cagliari, insieme al nucleo subacquei e ai militari della Motovedetta 807 “Pezzuto” dislocata alla Maddalena, in collaborazione con i funzionari archeologi subacquei della Soprintendenza dei Beni culturali di Sassari e di Cagliari, si sono immersi nelle acque maddalenine: davanti ai loro occhi, ricoperti da incrostazioni e vegetazione marina, il ceppo d’ancora, 200 chili circa di peso, e il collo del contenitore in terracotta, resti di un antico bastimento che faceva rotta nelle acque della Sardegna, probabilmente proveniente dalla Spagna. I reperti sono stati recuperati e consegnati alla Soprintendenza per i relativi accertamenti e per stabilirne con certezza l’epoca, che sembra essere comunque quella Romana Imperiale. Il pesante ceppo d’ancora è stato imbragato e riportato in superficie, operazione non semplice, che ha visto impegnati a lungo i subacquei. Il sito è stata sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza di Sassari. (t.s.)

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