La Nuova Sardegna

“Tempi moderni”, focus sui migranti e il concetto di dignità

di Sabrina Zedda
“Tempi moderni”, focus sui migranti e il concetto di dignità

A Cagliari un weekend per parlare di viaggi e accoglienza Tra gli ospiti don Ettore Cannavera e lo scrittore Paolo Nori

13 novembre 2016
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CAGLIARI. Come cambieranno il mondo i fenomeni migratori degli ultimi anni? La comunicazione come può trasmettere concetti come “accoglienza” o “dignità”? Sono domande alle quali si cercherà di rispondere il 18 e 19 novembre nella Fondazione di Sardegna in occasione di “Tempi mobili”, il titolo che le associazioni organizzatrici, Eutropia e Pamoja, hanno scelto per l’ultima parte della rassegna, partita a fine settembre, “Storie in trasformazione”, nata dalla collaborazione tra diverse realtà del territorio e il Festival delle letterature migranti di Palermo.

Saranno due giornate dedicate al tema del viaggio, con un contributo corale che arriverà da scrittori, giornalisti, attori, musicisti e non solo. Per l’occasione arriveranno in città scrittori come Paolo Nori, Pap Kouhma, Valerio Calzolaio e Valeria Ballerini, avvocato della famiglia di Giulio Regeni. Parleranno della loro esperienza personalità come don Ettore Cannavera, da tempo impegnato sul fronte dell’accoglienza e dei diritti, e Angela Quaquero, rappresentante per la Regione nelle sedi di lavoro che si interessano dei migranti. «Tutti siamo migranti, perché la società globalizzata costringe a continui spostamenti e questi a loro volta impongono cambiamenti di lavoro che producono cambiamenti degli spazi di vita», spiega Mauro Tuzzolino, presidente dell’associazione Eutropia. Un modo per invitare a guardare le migrazioni con occhi diversi, perché il flusso di uomini che ora preoccupa tanto ci riguarderà per i prossimi decenni, ma in fondo interessa ciascuno di noi. Venerdì 18 novembre si parte alle 17. Tra gli interventi quello del giudice penale del Tribunale di Cagliari, Giorgio Alteri, di don Ettore Cannavera e dello scrittore Paolo Nori, che presenterà il libro da lui curato “Ma il mondo non era di tutti?”, un lavoro a più mani sulla libertà e la dignità dell’uomo. In serata l’incontro, moderato dal giornalista Vito Biolchini, “Oltre i confini”: interverranno lo scrittore Davide Camarrone, impegnato sul tema dei diritti umani, lo scrittore senegalese Pap Abdoulaye Khouma, e la ricercatrice Valentina Brinis, autrice di diversi lavori sull’immigrazione straniera in Italia.

Il giorno dopo, il giornalista Rai Paolo Piras sarà protagonista dell’incontro “Comunicare le migrazioni”. Arriva anche l’avvocato della famiglia Regeni, per parlare del suo libro “Che la vita ti sia lieve”. La due giorni si chiude con l’incontro-dibattito “Figli di un dio minore”, confronto tra Valerio Calzolaio, Alessandra Ballerini e Angela Quaquero, moderato dal giornalista Roberto Loddo. Un calendario di incontri per riflettere in quella che, come afferma la presidente dell’associazione Pamoja, Marina Boetti, è una rassegna che «vuole essere un omaggio al meticciato in tutte le sue declinazioni».

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