La Nuova Sardegna

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«Io vincitrice annunciata? Non lo dite»

«Io vincitrice annunciata? Non lo dite»

Fiorella Mannoia fa gli scongiuri 30anni dopo la sua prima volta

04 febbraio 2017
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ROMA. È la vincitrice annunciata. Per i critici, per gli addetti ai lavori, per i bookmaker. Ma Fiorella Mannoia, quinto festival a 29 anni dall’ultima volta in gara, mette le mani avanti. «Basta, basta. Non lo dite più. È da quando è uscito il mio nome, ben prima di aver sentito la canzone, che tutti mi assegnano la vittoria. Faccio gli scongiuri e, come si dice, non vorrei entrare papa e uscire cardinale». Il brano che l’ha convinta dopo quasi tre decenni a rimettersi in gioco è “Che sia benedetta”, scritto da Amara e Salvatore Mineo. «La canzone mi è arrivata quando ormai avevo chiuso l’album Combattente. Mi piaceva e allora piuttosto che rimandare l’uscita del disco, ho preso la decisione di presentarla al festival. Ho fatto una follia, ma perché non avrei dovuto? In fondo non ho nulla da dimostrare in oltre 47 anni di carriera. Per questo non capisco neppure chi ha da ridire perché frequento i talent o duetto con i giovani», spiega la signora della musica italiana che aggiunge «Non mi piacciono i recinti. Vogliamo abbattere i muri, ma ce li abbiamo nelle teste». E chissà se è proprio per questo che per la serata delle cover ha scelto di portare “Sempre e per sempre” di Francesco De Gregori, uno che al festival non ha mai voluto mettere piede neanche per sbaglio. «Non credo se la possa prendere a male – dice, ridendo –. È un omaggio che gli faccio». Come quelli che fa cantando Lucio Dalla e Pino Daniele. «Noi artisti abbiamo la responsabilità di trasmettere ai più giovani il patrimonio musicale d’autore che abbiamo. Altrimenti tra un pò di tempo nessuno saprà più chi sono Fabrizio De Andrè o Ivano Fossati. Non bisogna permettere che certi autori vadano persi».

Per lei vincere, ammette, sarebbe «un orgoglio personale, perché sappiamo bene che al fine delle vendite invece non ha mai significato niente», ma soprattutto sarebbe un bel modo di festeggiare i 30 anni di “Quello che le donne non dicono”, presentato al festival del 1987. «Accidenti tutto è cambiato. L’unica cosa che non è cambiata è l’ansia per i tacchi e per gli abiti. Io avrò abiti semplici, consoni al brano. Sarò in lungo solo l’ultima sera». In occasione di Sanremo, il 10 febbraio uscirà un’edizione speciale in doppio cd dell’album Combattente, che ripercorrerà le cinque tappe sanremesi dellartista. Da aprile tornerà in tour

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