Il sesso libero dell’Amanda di Parrella
di Paolo Petroni
“Enciclopedia della donna. Aggiornamento”, il nuovo libro della scrittrice napoletana
27 maggio 2017
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Una storia che è praticamente un diario per brevi capitoli questo “Enciclopedia della donna. Aggiornamento” (Einaudi, 118 pagine, 14 euro), mille facce di un problema, del rapporto fisico uomo-donna, anzi donna-uomo visto che Valeria Parrella ribalta la consueta oggettivazione e consumo maschile della donna, con una protagonista io narrante assolutamente disinibita che persegue e ama il consumo dell'uomo in quanto puro corpo, che il resto finisce solo per dare fastidio e farla generalmente scappare. Insomma un romanzo breve che è quasi un teorema per mostrare come, al di là delle convenziono e distorsioni storiche e sociali, uomo e donna siano eguali e, in questo caso, forse la donna anche più eguale, più libera da stratificazioni e tattiche, più diretta e naturale.
Certo è che Amanda ama e persegue il libertinaggio senza freni, ovvero senza sentimenti, senza tanti preliminari, senza feticismi tipo quello della biancheria. Dice di aver avuto la fortuna, diventata donna, di affacciarsi a un «mondo che era perfetto», quello dopo la rivoluzione sessuale e la presa di coscienza femminile. Con in testa la libertà di Woodstock, da quando ne aveva scoperto l'esistenza, soffriva, «da ragazza soffriva assai a vedere tutti quei corpi girare per il mondo e sapere di poterne possedere solo un'infinitesima parte. E di dover inscenare anche penosi minuetti per portarsene a letto qualcuno», ricorda sin dall'inizio come questo suo diario fatto di enunciazioni e casistica prenda spunto dalle affascinanti e ricche pagine della storica Enciclopedia della donna primi anni Sessanta dei Fratelli Fabbri, eredità di sua nonna, con mille consigli pratici, racconti di donne importanti della storia o della letteratura d'ogni epoca, con tutte le voci possibili dalla A di Abbigliamento alla B di Biancheria sino a Turismo e Sociologia, ma le «manca un unico argomento in toto.... che riguarda intimamente la donna: la fica. Una dimenticanza non da poco», cui, con queste pagine, vuol porre rimedio. Senza indulgere in particolari, ma parlando sempre e quasi solo di sesso, con libertà senza scivolare nell'oscenità o nella pornografia, anzi evitandola in nome della scopata naturale piacevole e sana, con qualche sperimentale variante anche lesbica, e soprattutto con quotidiana normalità.
Certo è che Amanda ama e persegue il libertinaggio senza freni, ovvero senza sentimenti, senza tanti preliminari, senza feticismi tipo quello della biancheria. Dice di aver avuto la fortuna, diventata donna, di affacciarsi a un «mondo che era perfetto», quello dopo la rivoluzione sessuale e la presa di coscienza femminile. Con in testa la libertà di Woodstock, da quando ne aveva scoperto l'esistenza, soffriva, «da ragazza soffriva assai a vedere tutti quei corpi girare per il mondo e sapere di poterne possedere solo un'infinitesima parte. E di dover inscenare anche penosi minuetti per portarsene a letto qualcuno», ricorda sin dall'inizio come questo suo diario fatto di enunciazioni e casistica prenda spunto dalle affascinanti e ricche pagine della storica Enciclopedia della donna primi anni Sessanta dei Fratelli Fabbri, eredità di sua nonna, con mille consigli pratici, racconti di donne importanti della storia o della letteratura d'ogni epoca, con tutte le voci possibili dalla A di Abbigliamento alla B di Biancheria sino a Turismo e Sociologia, ma le «manca un unico argomento in toto.... che riguarda intimamente la donna: la fica. Una dimenticanza non da poco», cui, con queste pagine, vuol porre rimedio. Senza indulgere in particolari, ma parlando sempre e quasi solo di sesso, con libertà senza scivolare nell'oscenità o nella pornografia, anzi evitandola in nome della scopata naturale piacevole e sana, con qualche sperimentale variante anche lesbica, e soprattutto con quotidiana normalità.