La Nuova Sardegna

A Orani le opere di Bettina Pousttchi

A Orani le opere di Bettina Pousttchi

Da venerdì prossimo al Museo Nivola la prima personale in Italia dell’artista tedesco-iraniana 

27 settembre 2017
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ORANI. “Metropolitan life”. È il titolo della la prima personale italiana di Bettina Pousttchi, in programma dal prossimo 29 settembre sino al 14 gennaio 2018 al museo Nivola di Orani. L’inaugurazione della mostra – curata da Giuliana Altea e da Antonella Camarda – è fissata per venerdì alle 18.

Dalla seconda metà degli anni Duemila, Pousttchi ha sviluppato la sua ricerca al crocevia tra scultura, architettura e fotografia, realizzando installazioni a dimensione ambientale che interrogano la storia e la memoria dei luoghi, esplorando le connessioni fra tempo e spazio in una prospettiva transnazionale. “Echo Berlin” (2009), l’opera che l’ha resa nota in campo internazionale, evocava il ricordo del distrutto Palast der Republik – edificio-simbolo della Ddr – attraverso un gigantesco wallpaper fotografico che ne riproduceva la facciata rivestendo interamente la poco lontana Temporäre Kunsthalle. Tra il 2008 e il 2016 l’artista ha viaggiato intorno al mondo per realizzare “World Time Clock”, una serie esposta nel 2016 all’Hirshhorn Museum di Washington di ventiquattro fotografie di orologi collocati su edifici pubblici, scattate alla stessa ora locale in città con ventiquattro diversi fusi orari per suggerire – come dice l’artista – una «immaginaria sincronia globale».

Per il Museo Nivola, Pousttchi ha realizzato il progetto “Metropolitan Life”, a partire dalle esperienze di esplorazione urbana di Costantino Nivola. Lo spazio espositivo del museo è stato completamente trasformato da una fotoinstallazione site-specific. Un’enorme stampa fotografica su tessuto pende dal soffitto e attraversa l’intero ambiente, ridefinendolo. Si tratta di una rielaborazione digitale della facciata del “Metropolitan life building”, grattacielo newyorkese che sorge al numero 1 di Madison Avenue, di fronte al Flatiron Building, non lontano dallo studio di Nivola.

Criticato subito dopo la sua costruzione nel 1909 per il suo carattere italianeggiante (la forma è chiaramente ispirata al campanile di San Marco a Venezia), l’edificio – il più alto al mondo fino al 1913 – possiede un’identità ibrida che richiama dislocazioni culturali e spazio-temporali tra vecchio e nuovo mondo, Rinascimento e Modernismo, Europa e Stati Uniti. La sua ricollocazione virtuale in Sardegna, a Orani, aggiunge una dimensione ulteriore a questo gioco di riferimenti incrociati.

Bettina Pousttchi , 46 anni, è un’ artista tedesco-iraniana che vive e lavora a Berlino e si è diplomata alla Kunstakademie di Düsseldorf, poi sotto la guida di Rosemarie Trockel e Gerhard Merz ha frequentato il “Whitney independent studio program” a New York. Pousttchi ha cominciato a esporre a livello internazionale nel 2001. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2003 e nel 2009 ha tenuto mostre personali all’Hischhorn museum and sculpture garden (Washington Dc).

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