Nuoro, Deledda vista da Fois: all'Eliseo in scena “Quasi Grazia”
Michela Murgia interpreta la scrittrice Premio Nobel. Aggiunte altre due repliche sabato e domenica
NUORO. L’evento va finalmente in scena. Questa sera, 27 settembre, alle 21 al Teatro Eliseo di Nuoro si alzerà il sipario su “Quasi Grazia”, lo spettacolo teatrale scritto da Marcello Fois con Michela Murgia nei panni di Grazia Deledda. Non è un giorno scelto a caso: il 27 settembre è il giorno della nascita della scrittrice nuorese (nata a Nuoro nel 1871) Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Lo spettacolo andrà in scena in prima nazionale ed è già un successo di pubblico: l’Eliseo oggi è “sold out” e alla replica di domani, viste le richieste, ne sono state aggiunte altre due: sabato alle ore 21 e domenica alle 18.
L’autore Marcello Fois ha definito questo testo “romanzo in forma di teatro”, nel quale viene immortalata la figura di Grazia Deledda in momenti cruciali della sua biografia: dalla ventinovenne indocile, alle prese con la sua Nuoro di inizio Novecento, passando per il distacco – tra correnti emotive alternate – dalla Sardegna, fino a quando, autrice controversa e di grande successo, ottiene il premio Nobel per la letteratura, il primo conferito a una donna italiana.
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Come suggerito da Fois, Michela Murgia interpreta il personaggio di Grazia Deledda e nella rappresentazione vivente orchestrata dalla regista Veronica Cruciani, questa sovrapposizione viene radicalizzata e portata ai massimi termini. Così Cruciani illustra le sue scelte: «La presenza di Michela Murgia in questo ruolo, per la prima volta in scena, non è casuale; sarda, scrittrice e attivista per i diritti delle donne, era ideale per generare un effetto doppelganger, in cui la sua figura di donna contemporanea e quella della ragazza sarda del ‘900 si richiamassero continuamente come in un controcanto».
La forza del testo viene inoltre espressa e vivificata sulla scena dalla presenza di: Lia Careddu – anima storica del Teatro di Sardegna – nel ruolo della madre di Grazia, nonché “Super Io” severo; Marco Brinzi nei panni del devoto marito Palmiro Madesani e Valentino Mannias – Premio Hystrio alla vocazione 2015 – che snoda la sua interpretazione sui ruoli del fratello Andrea, di Ragnar, giornalista svedese e Stanislao, tecnico di radiologia.