La Nuova Sardegna

Quei bovini di Arborea allevamenti di qualità

Il culto del bue e del Dio Toro rappresentava, nelle Civiltà sarde prenuragiche e nuragiche, la fecondità agraria. L’immagine taurina è più volte scolpita o raffigurata sulle pareti delle domus de...

13 gennaio 2018
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Il culto del bue e del Dio Toro rappresentava, nelle Civiltà sarde prenuragiche e nuragiche, la fecondità agraria. L’immagine taurina è più volte scolpita o raffigurata sulle pareti delle domus de janas. L’odierna Sardegna possiede un patrimonio bovino di circa 261.000 capi di cui l’80% da carne. Molti dei vitelli nati in Sardegna, sono venduti ai centri di ingrasso della penisola e solo dopo ritorna da noi come carne non sarda.

La maggior parte delle aziende bovine sarde, vendono i propri vitelli subito dopo lo svezzamento, a strutture specializzate all’ingrasso. Il potenziale della filiera del bovino da carne è enorme e tante sono le opportunità e le potenzialità economiche di questo settore. Ora è attiva una filiera della carne di “Bovino Nato e Allevato in Sardegna” della “Cooperativa Produttori Arborea”, in Arborea strada 14 Ovest.

I vitelli nati e selezionati dalla Cooperativa, sino allo svezzamento, stanno con le loro madri, in stato semi-brado e si alimentano pascolando naturalmente. I vitelli poi vengono concentrati al centro di ingrasso della Cooperativa, dove beneficiano di sistemi di allevamento finalizzato al benessere dell’animale ed un’alimentazione controllata.

La Cooperativa e l’Università di Sassari, nell’ambito del progetto Ichnusa Bubula, curata dall’agronomo Roberto Lai, sta coinvolgendo allevamenti della Gallura e del Montiferru, per studiare una produzione di carne sostenibile, a filiera corta e controllata che garantisca un prodotto salubre e prelibato. (giovanni fancello)

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