La Nuova Sardegna

Risentimento piccolo-borghese di inizio anno

Leggo con ritardo gli auguri di buon anno del guru Diego Fusaro sulla sua bacheca di Facebook: «Che sia un 2018 di baldanzosa rivolta contro il capitale liquido-finanziario sradicato e sradicante e...

13 gennaio 2018
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Leggo con ritardo gli auguri di buon anno del guru Diego Fusaro sulla sua bacheca di Facebook: «Che sia un 2018 di baldanzosa rivolta contro il capitale liquido-finanziario sradicato e sradicante e di ragionata indocilità oppositiva al plusgodimento acefalo coessenziale al modus vivendi dei pecoroni cosmopoliti votati all’erranza diasporica planetarizzata!». Poco da dire: un pensierino generato da una lettura puerile di Marx. Epperò: come scrive costui? Il quale, in contraddizione con la sua brutta e capziosa lingua, mostra invece un aspetto di bel ragazzo, educato, e in buona salute, rassicurante, seppure, nell’eloquio, cerimonioso e un po’ pretesco.

M’immagino la sua faccia in estasi, di bambinone perbene ma dispettoso, quando scrive termini come «plusgodimento», dei quali, forse, si sarà pentito persino uno come Toni Negri. Nella testa di Fusaro è tutto semplicissimo: c’è l’astratta formuletta per capire tutto, si tratta solo d’applicarla. Ma lo sappiamo: la lingua è il pensiero stesso. Sicché quel «pecoroni», che irrompe all’improvviso, in modo plebeo, a lacerare l’orribile filosofese, sta lì come un lapsus, mentre rivela la verità: la volgarità piccolo-borghese, l’etica del risentimento da primo della classe alla conquista del mondo.

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