La Nuova Sardegna

Marina Cafè Noir ricomincia dal Carnevale

Marina Cafè Noir ricomincia dal Carnevale

Domenica prossima a Cagliari il primo dei tanti assaggi del festival di letterature applicate in programma a giugno

01 febbraio 2018
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CAGLIARI. Il dato dello scorso anno, davvero ragguardevole – quindicimila presenze solo tra il primo e il 3 settembre –, non può che generare grandi aspettative per la nuova edizione di Marina Cafè Noir. Il programma, ancora in via di ultimazione ma per la gran parte già stabilito, è stato diffuso nei giorni scorsi dall’associazione culturale Chourmo, da sempre organizzatrice della manifestazione: a balzare subito all’occhio sono il ritorno dello svolgimento al mese di giugno, a oltre un decennio dall’ultima volta, e la lunga e varia articolazione che, tra anteprime e festival vero e proprio, offrirà incontri, storie e spunti di riflessione dalla prossima domenica fino all’inizio dell’estate. Del resto, il tema difficilmente si potrebbe liquidare con poco, e per la complessità, e per la stringente attualità che lo contraddistinguono: si parlerà infatti della «possibilità (o impossibilità) geografica, sociale, esistenziale e poetica che caratterizza il nostro tempo, in positivo e in negativo», con particolare riguardo a un aspetto ben preciso, quello della convivenza. In una simile ottica, il titolo prescelto, preso in prestito da una raccolta di racconti di Charles Bukowski, è ben più che indicativo: “A Sud di nessun Nord”.

Spetterà a febbraio battezzare con tre anteprime la sedicesima incarnazione del “festival di letterature applicate”. Si comincia domenica 4, quando all’Auditorium comunale di Cagliari andrà in scena “Maschere di carta – Fuochi e simboli della Sardegna carnascialesca”, lo spettacolo con Giacomo Casti (voce recitante) e Andrea Congia (chitarra classica e synth) che racconta i carnevali isolani attraverso le parole e le memorie di poeti e narratori nostrani. Per l'occasione i due artisti potranno contare sulla collaborazione straordinaria di Fàulas e de Is Ratantiras de Casteddu. Dal 21 al 23 si svolgerà poi L’Accademia Popolare, una tre giorni di saperi condivisi che troverà ospitalità in spazi informali della Marina come bar e locali, e che sarà animata tanto da docenti e ricercatori universitari quanto da musicisti e attori. Il terzo appuntamento di febbraio sarà con Francesco Abate e il reading “Ho chiesto scusa”, tratto dal suo libro del 2010 scritto a quattro mani con Valerio Mastandrea, per un evento organizzato insieme all’Associazione dei trapiantati Prometeo Onlus. Lo scrittore sarà accompagnato dalla formazione che l’ha seguito in decine e decine di repliche del testo in giro per l’Italia, ovvero Giacomo Casti (voce narrante), Matteo Sau e Marco Noce (chitarre) e Gianluca Pischedda (violoncello).

A marzo al centro dell’attenzione saranno i libri e il mondo editoriale, con gli omaggi, rispettivamente a Cagliari e Lione, a due personalità scomparse in tempi recenti: Severino Cesari, cofondatore di Einaudi Stile Libero, e Marc Porcu, poeta franco-tunisino di origini sarde che con le sue traduzioni ha fatto conoscere oltralpe Atzeni, Angioni, Marrocu e Soriga. A Milano invece, in sinergia con la casa editrice Sur, andrà in scena “Memoria del mare/Rotte argentine”, spettacolo targato Marina Cafè Noir rivisitato in chiave sudamericana, con richiami soprattutto agli autori argentini.

Ad aprile, ad opera del fratello e scrittore Giovanni, verrà ricordato Peppino Impastato, e poi, con il contributo del Dipartimento di Storia e Beni culturali dell’Università del capoluogo, ci si concentrerà su migrazioni, marginalità sociale, precariato e tecniche digitali di controllo: in una nutrita serie di incontri, i giovani migranti e gli operatori del settore coinvolti tracceranno «mappe mentali, percorsi di conoscenza e di studio del fenomeno migratorio, della sua storia e del rapporto tra la Sardegna e il suo vicino Sud».

Non mancherà la consueta finestra aperta sull’universo carcerario, con laboratori di lettura, scrittura e drammatizzazione con detenuti ed ex detenuti. Maggio segnerà il rinnovo del legame con il Salone Internazionale del Libro di Torino, e a giugno, dal 20 al 23, avrà luogo il Festival propriamente detto, che si dividerà tra le collaborazioni con Iperborea, casa editrice milanese il cui catalogo è dedicato alla letteratura nordica, e quelle con realtà editoriali vivaci come Nn, Sur, Eleuthera, Alegre, Milieu. (al.mar.)

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