La Nuova Sardegna

Rosario interrotto sul palco da un incursore

Rosario interrotto sul palco da un incursore

L’uomo è riuscito a eludere i controlli. Lo showman: «Faccio il Pippo Baudo della situazione»

07 febbraio 2018
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SANREMO. Fiorello non ha fatto in tempo ad aprire il festival di Sanremo che viene interrotto da un uomo che è riuscito a eludere i controlli e a salire sul palco dell’Ariston. «Sono due mesi che cerco un contatto con il procuratore della Repubblica», ha detto prima di essere interrotto e portato via. «Faccio il Pippo Baudo della situazione», ha detto Fiorello che non si è perso d’animo, prima di aggiungere «lo sapevo che non ci dovevo venire». Fiorello voleva fare lo scaldapubblico e ha fatto lo scaldafestival alla sua maniera: dopo l’incursione dell’uomo che cercava un «contatto con il procuratore della Repubblica», subito allontanato dal palco, lo showman si è preso la scena, svelando innanzi tutto il motivo che lo ha spinto ad essere all’Ariston, un messaggio su Whatsapp di Baglioni: «Ciao Rosario, mi sono trovato a essere il sacrestano nel tempio della musica italiana – e qui, chiosa, gli hanno già levato dal compenso l’8 per mille – in queste notti di note, di emozioni che si intrecciano a passioni, sai quanto la tua arte sia sinonimo di sentimenti. Potresti essere il mio gancio in mezzo al cielo». «Claudio, se ci metti la musica vai terzo in classifica!». «Qui – sottolinea Fiorello – ci si gioca la carriera, ci ho messo anni per diventare un sex symbol e ora me lo gioco qua».

Poi si rivolge al dg Rai Mario Orfeo in platea e scherza sulle elezioni imminenti: «Occhio che il 4 marzo arriva, se vince il toy boy di Orietta Berti, si va a casa poi... È un festival avantissimo, dove non si eliminano i cantanti, ma direttamente il pubblico, tagliando le file. Del resto se li elimini i cantanti se ne vanno, gli alberghi si svuotano. Ora è tutto pieno, io dormo con i coristi». Fiorello ne ha anche per le canzoni: «ne ho sentite tre o quattro che voglio usare il prossimo Capodanno...», dice simulando il trenino.

«Il preludio di Chopin a confronto è una samba, ovviamente i testi sono bellissimi, con Baglioni non poteva essere altrimenti. Uno che scrive “Avrai” per il figlio... che però qualche giorno fa gli ha chiesto: papà, che me devi dà?. Renato Zero quando è nato il figlio ha detto: Lui chi è?». Fiorello scherza anche su Baglioni e sul superospite Morandi («si parlava di scimmiette clonate, loro sono come minimo alla terza copia»), poi propone un centone delle hit di entrambi, innestando le parole di uno sulle note dell’altro e imitandoli come sa fare lui.



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