La Nuova Sardegna

Sua maestà “sa paniscedda” una regina incontrastata

Sa paniscedda, un impasto morbido e saporito racchiuso in una sfoglia sottilissima decorata finemente. È il dolce tipico di Villagrande Strisaili che viene preparato in occasione dei fuochi in onore...

10 febbraio 2018
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Sa paniscedda, un impasto morbido e saporito racchiuso in una sfoglia sottilissima decorata finemente. È il dolce tipico di Villagrande Strisaili che viene preparato in occasione dei fuochi in onore di Sant’Antonio e San Sebastiano. Nel centro ogliastrino si narra che una donna, desiderosa di ripagare il santo per una grazia ricevuta, avesse racimolato tutto ciò che aveva in casa per confezionare un dolce. Nella credenza trovò mandorle, miele, noci, uva passa, vino cotto e spezie e venne fuori un dolce gustosissimo e profumato. Nacque così il pane di sant’Antonio o “paniscedda” che ha un forte valore simbolico e religioso ancor oggi. Il dolce viene portato in chiesa il 17 e il 20 gennaio in onore dei due santi, benedetto durante la messa e offerto alla popolazione durante l’accensione e la benedizione del fuoco. A Villagrande il panificio Demurtas di via Dante rinnova questa antica tradizione, confezionando il dolce secondo l’antica ricetta. La produzione, seppure artigianale, è in aumento e consente di gustar tutto l’anno, non solo in concomitanza con i festeggiamenti in onore dei due santi. «La confezioniamo con ingredienti genuini del nostro territorio e allo stesso modo in cui veniva preparata un tempo» spiega Alessia Demurtas che ha preso in mano le redini dell’azienda fondata da suo padre Alfredo e sua madre Elvira. «Il dolce – racconta – è stata la prima infornata quando nel 1976 venne inaugurato il secondo laboratorio di mio padre e mia madre perché fosse di buon auspicio». (Giusy Ferreli)



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