La Nuova Sardegna

Il surf di Bianchi al museo Ferragamo

Gli scatti del fotografo oristanese selezionati dalla Fondazione fiorentina 

19 marzo 2018
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ORISTANO. La fotografia e il surf da onda sono le sue grandi passioni. La prima da sempre, da quando era ragazzino e amava armarsi di macchina fotografica per fermare in immagini tutto ciò che aveva intorno. La seconda è arrivata più avanti, quando, bagnino nelle spiagge dell’Oristanese, rimaneva incantato davanti alle acrobazie dei re della tavola. Da qualche tempo Andrea Bianchi, fotografo professionista e surfista nato a Cagliari e cresciuto a Oristano, è riuscito a coniugare le sue due passioni. Un cocktail vincente diventato un libro ricco di immagini, “1095 giorni a Capo Mannu”, edito nel 2014. Un connubio che entro l’estate proseguirà in un’altra pubblicazione e in una mostra alla Fondazione Ferragamo di Firenze. «L’amore per la fotografia è iniziato secoli fa – racconta Bianchi, classe 1984 –. Amavo fare foto fin da quando ero piccolo. All’inizio era un gioco, avevo una macchina e scattavo. Solo successivamente ho iniziato a prenderla più seriamente. Mi sono messo a studiare e ho cominciato a vedere nella fotografia un possibile sbocco professionale». Bianchi inizia dalla fotografia paesaggistica, per poi passare ai ritratti. Qualche tempo dopo i suoi scatti si concentrano sugli sport di mare. In particolare il surf da onda, a cui nel frattempo Bianchi ha cominciato ad avvicinarsi. «Per tanti anni ho fatto il bagnino durante la stagione estiva e incontravo molti surfisti. Stare con loro, parlare con loro mi ha fatto appassionare a questa attività e così ho iniziato anche io. D’altronde, arrivo da una famiglia che tra pesca e sport ha sempre respirato aria di mare».

In questo scenario nasce il primo libro di Bianchi, “1095 giorni a Capo Mannu”, un viaggio in 31 scatti tra le onde della perla del Mediterraneo, qual è appunto la penisola del Sinis. «È un omaggio alle persone che fanno del surf il loro stile di vita, per pura passione e con grandi sacrifici, alla fotografia di surf italiana e alle meraviglie della Sardegna». Il primo libro è stato un esperimento editoriale dello stesso Bianchi, ma ora, a quattro anni di distanza, sta per essere pubblicato un secondo libro fotografico, edito da Giunti e con testi di Cristina Tedde. «Anche in questa nuova pubblicazione il filo conduttore sono il mare e il surf». Il libro uscirà entro l’estate. Più o meno lo stesso periodo in cui le foto di Bianchi prenderanno la strada di Firenze per essere esposte alla Fondazione Ferragamo. «Ho presentato le immagini, sono piaciute e mi hanno inserito nella programmazione 2018. Per loro lo stile dei miei scatti è una novità, per me esporre al museo Ferragamo è un grande traguardo». (al.pi.)

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