La Nuova Sardegna

LA PARTENZA ALL’ALBA 

Da Stampace alla sfilata e poi il “viaggio” nella città

di Stefano Ambu
Da Stampace alla sfilata e poi il “viaggio” nella città

Poche decine di metri quadrati che raggiungono una densità incredibile. Tutto comincia da lì, dalla chiesetta e dalla piazzetta di Stampace dedicate al martire guerriero. E si inizia all'alba, alle 6,...

30 aprile 2018
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Poche decine di metri quadrati che raggiungono una densità incredibile. Tutto comincia da lì, dalla chiesetta e dalla piazzetta di Stampace dedicate al martire guerriero. E si inizia all'alba, alle 6, con la recita del Santo Rosario cantato in sardo. Al quell'ora saranno già sul posto centinaia di fedeli per prendersi i posti migliori. O i posti di sempre. Alle sette la prima messa solenne dell'aurora con don Francesco Farris, cappellano dell'Arciconfraternita. Poi celebrazioni alle 8, alle 9, alle 10 (quando inizia la sfilata dei costumi) sino alla messa in qualche modo più importante, alle 11, quella dell'alter nos (la figura che rappresenta le istituzioni cittadine), con il rito affidato a monsignor Ottavio Utzeri, prelato protettore dell'Arciconfraternita. Alle 12 uno dei momenti più emozionanti della giornata: l'uscita del santo dalla chiesetta per iniziare il "viaggio" dentro la città e verso i luoghi del martirio in mezzo a un bagno di folla. Il cocchio si fa largo in mezzo alla gente assiepata fuori dalla chiesetta e comincia a muoversi per le strade della città scortato da centinaia di devoti. Nel frattempo nel resto di Cagliari la festa è già cominciata con la sfilata in costume che rappresenta, con i costumi tradizionali e le caratteristiche traccas, tutta la Sardegna: 105 i Comuni in processione, in rappresentanza di 32 subregioni, dall'Anglona al Turritano. Colori, abiti antichi, musica delle launeddas in attesa del passaggio del Santo per l'ultimo saluto a via Roma prima di lasciare la città. Dopo le 13 (non c'e mai un orario preciso) c'è un altro momento importantissimo: il passaggio davanti al Comune. Preceduto dall'arrivo dei miliziani in rosso e dal saluto dell'alter nos. Con via Roma che si colora e si profuma: l'asfalto diventa un tappeto di petali per la caratteristica ramadura.

È il momento forse più toccante: al passaggio del cocchio suona o anche le sirene delle navi in porto. Poi il pellegrinaggio verso Nora con tappa a Su Loi per la messa delle 16.30: l'arrivo a Sarroch alle 23. I giorni successivi tocca a Pula e Nora. Poi il 4 il ritorno notturno nella chiesetta di Stampace.

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