La Nuova Sardegna

Centro Sptf, motori per lo spazio e scudi termici: i test in Sardegna

di Stefano Ambu
Centro Sptf, motori per lo spazio e scudi termici: i test in Sardegna

Sardegna sempre più spaziale. Ci sono già gli ok di Mise e Regione: nasce a Villaputzu un Centro di sviluppo di nuovi materiali per lo spazio e di test per motori spaziali. Risultato: nei prossimi...

16 giugno 2018
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Sardegna sempre più spaziale. Ci sono già gli ok di Mise e Regione: nasce a Villaputzu un Centro di sviluppo di nuovi materiali per lo spazio e di test per motori spaziali. Risultato: nei prossimi anni ci sarà nell’isola un nuovo tipo di insediamento di alta tecnologia. L’annuncio lo ha dato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, ormai di casa da queste parti dopo l’inaugurazione della Sdsa di San Basilio, la super antenna pronta a partecipare alle missioni su Marte e a tante altre operazioni in giro per l’universo. Il nuovo centro si chiamerà Sptf (Space Propulsion Test Facility) e sarà realizzato nel Sarrabus, con un investimento di 26 milioni di euro. La Regione ha già deliberato – spiega l’Asi nel suo sito – un cofinanziamento dell’infrastruttura pari al 3% dell’investimento totale: la decisione arriva a meno di un anno dalla presentazione ufficiale del progetto. Sptf darà lavoro a circa 35 tecnici sul territorio. Ora si può entrare nella fase operativa che sarà oggetto di uno specifico accordo di attuazione tra Regione Sardegna, ministero dello Sviluppo economico e Avio. L’infrastruttura sarà realizzata da Avio, in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana, Dass (Distretto Aerospaziale della Sardegna), Regione e Comune di Villaputzu. Nell’impianto si effettueranno attività di ricerca e test di prodotti spaziali e saranno realizzati gli scudi termici interni ed esterni per la famiglia dei lanciatori Vega.

«Sono particolarmente lieto di questa notizia – è il commento di Battiston – in quanto l’infrastruttura di ricerca e sviluppo nel settore della propulsione solida approvata in Sardegna sarà gestita dalla società SpaceLab, la nuova partecipata Asi-Avio derivata da Elv. Si tratta di un altro passo importante per la realizzazione di infrastrutture spaziali strategiche in Italia, che vede sempre più la Regione Sardegna con un ruolo di riferimento».

La missione di SpaceLab consiste proprio nella ricerca tecnologica e sperimentazione nel settore della propulsione e del trasporto spaziale. La riorganizzazione – spiega l’Agenzia spaziale italiana – della società, controllata da Avio al 70% e da Asi al 30%, è giunta recentemente al termine, con la nomina di Marcello Onofri alla presidenza di SpaceLab. L’operazione straordinaria societaria è avvenuta attraverso una serie di passaggi durati più di un anno, a partire dalla cessione da parte di Elv ad Avio del ramo d’azienda relativo alle attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori.

«Lo spazio produce una immensa quantità di dati, ogni giorno – ha detto Battiston a Cagliari durante un incontro dal titolo “Sardegna regione spaziale”, organizzato da Airpress in collaborazione con Vitrociset, azienda italiana leader nei servizi per l’Ict – e sono informazioni anche relative alla terra, importantissime per tutti: ora si tratta di sviluppare il sistema di estrazione di questi dati. Questo settore e la new space economy sono in grado di incidere su economia e occupazione». Lo stesso Battiston ha segnalato che alcuni dei più grandi investitori mondiali stanno riservando quote proprio sullo spazio. Regione al fianco. Durante lo stesso incontro il vicepresidente e assessore alla Programmazione ha ricordato gli oltre 10 milioni di euro messi a correre nei bandi per l’aerospazio. «Bandi che hanno avuto un successo enorme – ha detto –. Questo dimostra che è un settore che sta crescendo molto e che, come si vede dai progetti presentati, sta riuscendo a passare dalla fase di ricerca pura a quella di ricaduta sul territorio, e questo è un passaggio fondamentale perché è quello che può portare sviluppo e posti di lavoro». Anche il mondo scientifico in prima linea. Massimo Vanzi dell’università di Cagliari ha annunciato la prossima apertura di un master in ottica per applicazioni spaziali.

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