La Nuova Sardegna

“Florinas in Giallo” prepara il secondo capitolo

di Chiara Ramiz
“Florinas in Giallo” prepara il secondo capitolo

Dopo il successo della parte estiva un autunno ricco di incontri e un grande ospite internazionale

28 agosto 2018
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SASSARI. Il giallo è il colore dell’estate, ma si abbina bene anche all’autunno. Ne sono convinti gli organizzatori del festival letterario “Florinas in Giallo. L’isola dei misteri”, che dopo un fortunato primo tempo estivo, cominciato in giugno e chiuso una settimana fa dalla giallista francese Dominique Manotti, ne avrà un secondo dal 27 al 30 settembre.

Non una semplice coda, ma una appassionante quattro giorni piena di sorprese. La più grossa delle quali è «un nome davvero enorme, che farà impazzire tutti gli amanti del thriller», assicurano i direttori artistici di questa nona edizione di “Florinas in Giallo”: Emiliano Longobardi, Maria Luisa Perazzona ed Elia Cossu. Peccato però che, perfidi e misteriosi come richiede un festival della suspense, quel nome rifiutino per il momento di svelarlo. «Possiamo solo anticipare – concedono i tre, senza riuscire a nascondere la soddisfazione per il “colpaccio” – che il personaggio in questione non è europeo, vende milioni di copie in tutto il mondo e in Italia sta per uscire il suo nuovo romanzo». Per ora tocca aspettare, ma da Florinas assicurano che ne varrà la pena. E c’è da fidarsi: i direttori del festival sono prima di tutto librai, quindi i gusti dei lettori li conoscono bene. L’ospite misterioso non è, comunque, l’unico atteso alla fine di settembre. «Arriverà anche un altro autore internazionale», dicono i direttori-librai, e spiegano che «nella seconda parte del festival sarà approfondito da varie prospettive un tema sempre di grande attualità: quello del furto, già accennato sotto traccia durante gli incontri estivi con Pasquale Ruju, Paola Barbato, Sara Bilotti, Piergiorgio Pulixi e Dominique Manotti».

Ma non finisce qui. “Florinas in Giallo” ha nel suo Dna un legame fortissimo con il territorio che lo ospita e che, da nove anni, punta su di lui per offrire a residenti e turisti un festival letterario piccolo ma al passo con i tempi. Un territorio che, tra l’altro, per restare in tema di suspense, nell’Ottocento ha dato i natali a uno dei banditi più famosi della Sardegna: il leggendario Giovanni Tolu la cui storia, e la cui testimonianza diretta, fu raccolta da Enrico Costa in una biografia pubblicata nel 1897, un anno dopo la morte del bandito provocata dal carbonchio. Proprio per rinsaldare il legame tra storia, ambiente e letteratura, prima e durante il festival «Florinas ospiterà per due settimane lo scrittore torinese Enrico Pandiani, autore, insieme ad altri romanzi, della serie sul commissario Jean Pierre Mordenti, che nel corso della sua residenza artistica svilupperà un racconto legato al paese e ai temi proposti da “Florinas in Giallo”».

Insomma, il programma della seconda parte del festival si delinea bello intenso e variegato. Non per niente, Longobardi e i suoi compagni di regia hanno deciso di affibbiargli il sottotitolo “A balla e istoccadas”.

Per sottolineare il cambio di passo rispetto alla prima parte, che era più in linea con i ritmi lenti dell’estate. Infatti, spiegano, facendo un primo bilancio, «con le date estive, che abbiamo chiamato “A balla sola”, siamo riusciti a mettere a segno – è il caso di dirlo, visto il gradimento del pubblico, sempre attento e partecipe – quattro appuntamenti distanziati tra loro, ma comunque molto seguiti, con ospiti di grande presa sui lettori. Il festival è partito alla fine di giugno con due scrittori che sono anche fumettisti per Bonelli, Pasquale Ruju e Paola Barbato, per poi proseguire a luglio con Sara Bilotti, interessante autrice napoletana di thriller psicologici. Poi ad agosto abbiamo avuto ospite Piergiorgio Pulixi, uno dei “noiristi” più letti in Italia, e la grande giallista francese Dominique Manotti, la prima dei tre autori internazionali di questa edizione 2018. Nella seconda parte, che durerà invece quattro giorni di fila, adotteremo invece un ritmo più sincopato, con appuntamenti, non soltanto letterari, che saranno spalmati nel corso della giornata e rivolti a diverse fasce di pubblico».

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