La Nuova Sardegna

Tre cappelli a Roberto Petza: la guida dell’Espresso premia S’Apposentu

di Roberto Sanna
Lo chef Roberto Petza
Lo chef Roberto Petza

Presentata la “bibbia” per il 2019 della ristorazione italiana. Due cappelli al Corsaro, un cappello ad altri dieci locali sardi

03 ottobre 2018
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SASSARI. S’Apposentu di casa Puddu a Siddi è ancora una volta il ristorante numero uno in Sardegna nella nuova guida dell’Espresso. Il locale dello chef Roberto Petza, che da qualche anno ha avviato in piena Marmilla un progetto interamente votato alle produzioni locali e all’integrazione del territorio, è l’unico dell’isola a essere stato premiato con tre cappelli su un massimo di cinque). Alle sue spalle due cappelli per Stefano Deidda e il suo Dal Corsaro, seguono poi altri dieci ristoranti segnalati con un cappello.

La guida. Come ogni anno l’Espresso propone una mappa completa delle ristorazione italiana, aggiornando le sue pagine ai tempi e ai costumi: insieme alle classiche schede coi cappelli, ci sono i locali segnalati perché vale comunque la pena di fare una tappa. E assieme alle “solite” voci dedicate a ristoranti, trattorie e pizzerie, ci sono locali etnici di qualità, i ristoranti per vegetariani e vegani, le pizzerie “gourmet”, le hamburgerie, le paninerie, le piadinerie. In tutto ci sono duemila locali segnalati: possono sembrare tanti, messi tutti assieme in unico volume, ma rapportati all’offerta in Italia stiamo parlando dell’uno per cento dei locali. Cifra che dà l’idea della scrupolosa selezione effettuata dalle decine di autori che hanno collaborato alla stesura della guida, diretta da Enzo Vizzari. Una novità è che la guida vini, curata da Andrea Grignaffini, è ora parte integrante di quella dei ristoranti.

I migliori. L’eccellenza assoluta, con cinque cappelli, è per pochi: sette locali in tutta Italia. I selezionati sono Casadonna Reale (Castel di Sangro), Le Calandre (Rubano), Osteria Francescana (Modena), Piazza Duomo (Alba), Uliassi (Senigallia), Rosa Alpina (Val Badia) e Lido 84 (Gardone Riviera).

La Sardegna. Roberto Petza e Stefano Deidda, unici due chef in Sardegna con la stella Michelin (il 16 novembre verrà presentata la guida stellata per il 2019), hanno staccato il gruppo. Dal punto di vista puramente geografico, non ci sono cappelli per Sassari città e per la Barbagia. I dieci ristoranti con un cappello sono Luigi Pomata a Cagliari, Al Refettorio ad Alghero, Al Tuguri ancora ad Alghero, Blu Restaurant dell’Hotel Gabbiano Azzurro a Golfo Aranci, Nicolo a Carloforte, Somu all’Hotel Duomo a Oristano, Da Achille all’Hotel Moderno di Sant’Antioco, La Gritta a Palau, Ristorante Enoteca da Giovannino a Porto Rotondo e Su Carduleu ad Abbasanta.

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