La Nuova Sardegna

Il festival di cada Die 

“Transistor”: in scena per tornare a meravigliarsi

di Roberta Sanna
“Transistor”: in scena per tornare a meravigliarsi

CAGLIARI. Con un percorso sulla memoria emotiva condotto per tre giorni da Antonio Catalano e dedicato ai ragazzi dai 14 ai 26 anni si aprirà nella mattinata di giovedì 1° novembre la terza edizione...

31 ottobre 2018
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CAGLIARI. Con un percorso sulla memoria emotiva condotto per tre giorni da Antonio Catalano e dedicato ai ragazzi dai 14 ai 26 anni si aprirà nella mattinata di giovedì 1° novembre la terza edizione di “Transistor”, il festival dedicato e “sintonizzato” sulle giovani generazioni organizzato da Cada Die Teatro con la direzione artistica di Mauro Mou al Teatro La Vetreria di Pirri sino a domenica 4, in collaborazione con l’associazione Cultarch e per l’edizione 2018 con “I libri aiutano a leggere il mondo”, manifestazione letteraria dell’associazione Malik.

Catalano, artista-artigiano, che con i suoi “Universi sensibili” ha dato vita a un vero e proprio filone di ricerca tra teatro, poesia e arti visive, sarà con i suoi interventi il nume tutelare per lo sviluppo e l’approfondimento del tema dell’edizione 2018, “Nuove generazioni e.mo.ti.con” – incentrato sulla memoria emotiva e sugli aspetti emotivi della conoscenza – cui darà appunto il via con “Piccoli diari sentimentali - Laboratorio di costruzione poetica per re-imparare a meravigliarsi!”.

Il tema proposto in anteprima a ottobre con “Diarismo - Diari tattili per scoprire nuovi linguaggi segreti”, laboratorio dell’attrice Francesca Pani, sarà declinato nei quattro giorni fitti di incontri, spettacoli, concerti, installazioni, laboratori con il coinvolgimento di studenti, insegnanti, artisti, musicisti, grafici, creativi, esperti di social network.

Sempre giovedì, alle 21, sarà l’illustratrice e designer sarda con base a Zurigo Francesca Sanna con la mostra “The Journey” a raccontare un diario di emigrazione dal punto di vista di un bambino e della sua famiglia, in fuga dal loro paese in guerra, e subito dopo il Colectivo Terron presenterà “Tierra efimera - Une mise en scene de la matiére terra”, performance carica di lirismo in cui la materia si rivela in diversi “stati”: proiettata, diffusa, tracciata o distribuita sul retro di uno schermo, con la fusione di pittura e cinema, animazione e coreografia, teatro d’ombra e graphic design.

Gli appuntamenti della seconda serata saranno “Dove sta Sasà? Omaggio a Salvatore Cantalupo” – dedicato all’attore scomparso quest’estate in Sardegna, durante un tour che lo aveva portato al Festival dei Tacchi – e “Lezioni di infelicità”, conferenza/spettacolo liberamente tratta da “Istruzioni per rendersi infelici” di Paul Watzlawick, frutto di un laboratorio con alcuni allievi del liceo scientifico Pitagora, condotto e ideato da Silvestro Ziccardi.

La programmazione del sabato sera vedrà a partire dalle 21, i “Piccoli diari sentimentali”, installazione collettiva di Antonio Catalano con la direzione musicale del maestro e compositore Daniele Ledda, le “Tessiture tipografiche” di Stefano Asili, docente alla Facoltà di Architettura di Cagliari, e “Pòsidos”, in cui Pierpaolo Piludu racconta la sua ricerca sulle modalità del raccontare dei vecchi del paese di Scano Montiferru, anteprima della presentazione della nuova edizione del libro omonimo, edito da Condaghes.

Domenica 4 tornerà in scena Antonio Catalano con lo spettacolo “Mi arrendo alle fragole”, in cui, accompagnato da un vecchio giradischi e da canzoni popolari, in un’atmosfera intima e sognante, un personaggio racconta le proprie fragilità, i dubbi e i sogni. Dopo un intervento di Ornella d’Agostino, il festival “Transistor” si concluderà con “Stregoni Band Live - A project about music & migration”, concerto musicale multietnico.



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