La Nuova Sardegna

Il ritorno al cinema di Pino e gli Anticorpi

di Roberto Sanna
Il ritorno al cinema di Pino e gli Anticorpi

Il 13 novembre al Cityplex Moderno il lancio del nuovo film “Come se non ci fosse un domani” con un evento esclusivo

02 ottobre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il domani, anzi il “Come se non ci fosse un domani”, è dietro l’angolo. Il 13 novembre il Cityplex Moderno di Sassari ospiterà un evento speciale tutto sassarese con tre proiezioni del nuovo film di Pino e gli Anticorpi, che tornano sul grande schermo tre anni dopo la loro prima opera. Il giorno successivo partirà la distribuzione in tutta l’isola. Un film anche questa volta girato nell’isola, con l’apporto della Sardegna Film Commission, con la stessa squadra che vede Igor Biddau in regia. Ci sono diverse analogie con l’avventura di “Bianco di Babbudoiu”, capace di sbancare i botteghini in Sardegna e sfondare nel circuito russo e anche profonde differenze. A cominciare dall’autoproduzione del film per arrivare alla struttura: non più un’unica storia, ma tanti episodi. E una connotazione sarda ancora più marcata, col contributo fondamentale di sponsor e tante aziende locali. Il film è stato girato in tre “step” alla fine dello scorso anno tra settembre e dicembre (le riprese sono cominciate il 24 settembre e si sono concluse sotto Natale) ed esce ora dopo un anno intero di lavoro, accompagnato da una campagna di lancio in grande stile che comincerà proprio in questi giorni.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17890222:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17890222:1653504003/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Clima sereno. Il regista Igor Biddau sottolinea «il clima sereno che c’è stato sul set, un mese sempre insieme rischia di provocare delle frizioni tra fatica, imprevisti e altre situazioni. Niente di tutto questo, anzi ci sono stati dei momenti molto divertenti, in particolare durante l’episodio ambientato nello spazio. Tra l’altro in quella circostanza abbiamo ricostruito in computer grafica un’immagine della Sardegna vista dallo spazio e qualche mese dopo è arrivata la foto vera di Luca Parmitano, noi in qualche modo lo abbiamo anticipato ma ora usciremo dopo di lui e sembrerà che lo abbiamo copiato... Se devo dire una cosa che mi ha soddisfatto, è il fatto di aver lavorato toccando tre stagioni e questo ci ha consentito di poter dare, in alcuni episodi, una giusta rilevanza allo svolgere del tempo. Poter raccontare una cosa che accade in tempi diversi e averela luce giusta, i colori e le tonalità è molto importante».

La grande attesa. Per i fratelli Michele e Stefano Manca, la grande fatica e il grande sforzo economico e di produzione stanno lasciando il passo all’attesa e all’ansia per quello che sarà il gradimento del pubblico: «Ci vedete per caso ansiosi o tesi?» scherzano, sottolineando che alla fine il prodotto finale è stato «quello che avevamo in mente, abbiamo modificato qualcosa in corso d’opera ma alla fine è stato rispettato il programma. Il film dura un’ora e mezza esatta compresi i titoli, secondo noi la durata è giusta pensando al ritmo e alle rotazioni che un lavoro come questo deve avere. Quando lo vedi il tempo ti passa velocemente, per questo va visto almeno tre volte...». Si tratta anche di un lavoro «costruito per avere una vita lunga anche pensando a una promozione all’estero e in questo contiamo di avere una collaborazione continua con gli sponsor e le aziende che ci hanno sostenuto durante la lavorazione. L’idea è portarlo in Francia, Usa e Russia, sarebbe bellissimo, per esempio, al termine di una proiezione proporre assaggi e degustazioni in tempo reale di quei prodotti che pochi minuti prima erano passati sullo schermo. Non è semplice anche per problemi di dogana, però esportare un pezzo vero della nostra isola è uno dei nostri obiettivi».

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative