La Nuova Sardegna

L’isola raccontata attraverso 14 biografie

L’isola raccontata attraverso 14 biografie

Da venerdì prossimo sino al gennaio del 2020 racconti appassionanti e inediti in un’opera imperdibile

13 ottobre 2019
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Si comincia venerdì prossimo con la biografia di Enrico Berliguer scritta da Riccardo Ferrigato (1986), scrittore, traduttore e documentarista, che per le Edizioni San Paolo ha pubblicato “Non doveva morire. Come Paolo VI cercò di salvare Aldo Moro” (2017), “Ecco chi sei. Pio La Torre, nostro padre”, con Filippo e Franco La Torre (2017), la biografia Sergio Mattarella, con Giovanni Grasso (2015) e “Il terzo incomodo. Critica della fecondazione eterologa” (2015). Il libro ripercorre la vita del leader comunista. Nato a Sassari nel 1922, Berlinguer aderì al Partito comunista italiano nel 1943. Nell'immediato dopoguerra diresse il Fronte della gioventù prima a Milano e poi a Roma, entrando poco dopo nel Comitato centrale del PCI e nel 1948 nella direzione; dal 1949 al 1956 fu segretario generale del movimento giovanile comunista. Deputato dal 1968, fu eletto vicesegretario del PCI nel 1969 (XII congresso) e segretario generale nel marzo 1972 (XIII congresso). La sua linea, basata sul perseguimento dell'alleanza tra classe operaia e ceti medî, sull'affermazione del carattere laico del partito e, soprattutto, sulla proposta del "compromesso storico", si concretizzò, dopo i successi elettorali del Pci nel 1975-76, nella politica di unità nazionale (agosto . 1976-gennaio 1979). Dopo la conclusione negativa di tale esperienza e il ritorno dei comunisti all'opposizione (1979), Berlinguer . cercò di far fronte alla difficile situazione in cui si era venuto a trovare il Pci, accentuata dalla crisi sociale e politica dei primi anni Ottanta, con una riaffermazione del suo carattere alternativo alla Democrazia cristiana (proposta di “alternativa democratica” del novembre 1980) e la prosecuzione del suo rinnovamento interno. In campo internazionale, la segreteria Berlinguer si è caratterizzata per il crescente distacco del Pci dall'Unione Sovietica (dall'esperienza eurocomunista degli anni Settanta alla dichiarazione del gennaio 1982 circa l'esaurimento della “spinta propulsiva” della rivoluzione d'ottobre) e il perseguimento di una sua maggiore integrazione nell'ambito della sinistra europea occidentale.

La seconda uscita della collana, il 25 ottobre, è dedicata a Francesco Cossiga (Sassari 1928-Roma 2010), dirigente di primo piano della Democrazia cristiana, eletto presidente della Repubblica nel giugno del 1985.

Seguirà, il 1° novembre, la biografia di Maria Lai (Ulassai 1919-Cardedu 2013), considerata una delle figure più significative dell’arte contemporanea. L’8 novembre andrà in edicola il volume dedicato a Emilio Lussu (Armungia 1890-Roma 1975). Autore di “Un anno sull'altipiano (1945), Lussu fu ufficiale nella prima guerra mondale e nel 1919 fondò il Partito sardo d'azione, formazione autonomista democratica composta in gran parte di ex combattenti.

Sarà poi la volta, il 15 novembre, della Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, mentre il 22 novembre la collana della Nuova proporrà la biografia di Antonio Gramsci, il fondatore del Pci incarcerato dal fascismo autore dei “Quaderni dal carcere”.

Le uscite successive saranno: Giovanni Spano (29 novembre); Giovanni Maria Angioy (6 dicembre); Mario Sironi (13 dicembre); Antonio Segni (20 dicembre); Enrico Costa (27 dicembre); Sebastiano Satta (3 gennaio); Giuseppe Manno (10 gennaio); Giuseppe Dessì (17 gennaio).

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