La Nuova Sardegna

Un pasticciere francese alla conquista di Sassari

di Roberto Sanna
Un pasticciere francese alla conquista di Sassari

Yohann Rozay e la moglie Alice hanno preso tutti per la gola con la loro Ouh La La Patisserie: «Ci siamo innamorati di questa città»

13 ottobre 2019
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SASSARI. Un angolo di dolcezze ha già preso per la gola i sassaresi: Yohann Rozay col suo locale “Ouh La La Patisserie” ha portato per la prima volta in città l’autentica pasticceria francese, portando un’inaspettata ventata di novità nel monotono panorama cittadino delle nuove aperture, troppo spesso indirizzate verso bar e pizzerie d’asporto. La musica qui è diversa : macaron, Saint Honoré, croissant, millefoglie, tartellette, cannelés, madeleine. Nella nostra isola Yohann è arrivato per amore: sua moglie Alice è di Sennori, al momento di mettere su famiglia e pasticceria hanno scelto Sassari. E di questa città lui si è innamorato giorno dopo giorno, mentre costruiva pezzo per pezzo la sua caffetteria in via Muroni, a pochi passi da viale Italia, prendendo il posto di un anonimo negozio cinese.

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«Abbiamo chiesto aiuto a una nostra amica decoratrice – racconta –, le abbiamo dato le indicazioni per ricreare in tutto e per tutto l’atmosfera francese. Abbiamo scelto gli arredi e poi ci siamo impegnati direttamente in prima persona, le rifiniture le abbiamo fatte io e mio suocero. I lavori sono cominciati alla fine dell’anno scorso e man mano che andavamo avanti abbiamo toccato con mano l’interesse e la curiosità della gente del quartiere. Abbiamo aperto il mese scorso e questi primi giorni di lavoro sono stati bellissimi. E faticosi, perché sta arrivando davvero tanta gente. Per fortuna, dico io». La sua storia è quella di un bambino nato sul Mediterraneo, in un paese vicino a Tolone, e vissuto poi sull’Atlantico, a Bordeaux. Yohann e la pasticceria sono stati sempre una sola cosa, un richiamo irresistibile sin da quando era bambino: «Trascorrevo le vacanze estive e quelle di Natale a casa di mia nonna, ad Aix-en-Provence. Preparava dolci buonissimi, mi alzavo prestissimo per vederla all’opera e sentire i profumi che invadevano la casa».

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