La Nuova Sardegna

Tra tanti ciak, l’isola nel cuore Astrid Meloni si racconta

di Sebastiano Depperu

L’attrice sassarese in Sardegna per le ultime puntate delle serie con Morandi  «I film con Comencini e Mainetti, sarò strega su Netflix e Teresa Mattei su Rai1» 

16 ottobre 2019
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SASSARI. Astrid Meloni si gode il momento di successo. La giovane attrice sassarese (classe 1982) interpreta il ruolo di Irene Manca nella fiction “L’isola di Pietro” che va onda da venerdì su Canale 5, con un cast variegato e di talento che comprende Gianni Morandi, Francesco Arca, Chiara Baschetti e Caterina Murino. Con una carriera divisa tra cinema, teatro e ora tante produzioni per la tv, Astrid ora sarà anche una dei docenti della scuola di cinema di Bonifacio Angius, City Lights, proprio nella sua Sassari. E questi giorni sta girando sempre in Sardegna le ultime puntate della serie di Canale 5 e in una pausa fra un ciak e l’altro si racconta.

L’agenda di Astrid Meloni in questi mesi è stata molto densa – come lei stessa spiega – ripercorrendo tutti i progetti e lavori che stanno per uscire. «Il 26 ottobre sarò al Festival del Cinema di Roma per l’evento finale di chiusura del Festival: “Tornare”, un film di Cristina Comencini con Giovanna Mezzogiorno, Vincenzo Amato e Beatrice Grannò. L’ultimo anno, mi ha costretto a essere poliedrica, dal momento che ho interpretato ruoli molto diversi tra loro. Con la Comencini sarò una madre, e parlo in lingua inglese».

Un altro lavoro in uscita è l’attesissimo film “Freaks out” di Gabriele Mainetti, l’autore tra le altre cose di “Lo chiamavano Jeeg Robot”. Qui la Meloni parla anche in francese. «Quest’anno ho avuto la fortuna di lavorare con persone eccezionali, come Cristina e Gabriele. Parlare altre lingue nei film è straordinario – aggiunge l’attrice sarda, romana di adozione – perché ti costringe a uscire dalla tua confort zone e a buttarti a capofitto in una cosa in cui non sai bene se ce la farai. Nel mio lavoro bisogna sempre essere pronti a avere tutti gli skills necessari per affrontare un nuovo problema, un nuovo set, un nuovo personaggio: ogni volta è un incontro nuovo, una nuova ricerca».

Astrid Meloni sarà anche su Netflix, tra qualche mese, con “Luna nera”, una serie originale diretta da tutte registe donne (Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli, Paola Randi), che racconta la storia di un gruppo di streghe nel Seicento. Lasciate le streghe, l’artista vestirà i panni di Teresa Mattei, nella docufiction della Rai “Storia di Nilde” sulla vita di Nilde Iotti, interpretata da Anna Foglietta. Nel suo lavoro porta sempre dentro la sua Sardegna. Lei che ha lasciato Sassari a diciotto anni per andare a Roma dove si è laureata e ha fatto il Centro Sperimentale di Cinematografia.

Ma c’è un fil rouge che lega sempre la sua vita a quella dell’Isola che le ha dato i natali: il lavoro. «Man mano che la vita mi portava ad allontanarmi fisicamente dalla mia terra, dove ancora abita la famiglia e in cui torno sempre con grandissimo piacere, ho pensato di ritrovarla grazie al mio lavoro – spiega Astrid Meloni –. All’inizio mi sono informata sui provini per il teatro, che è stato il mio impegno più grande e continuo nei miei primi anni di carriera. E così ho trovato l’eccellenza in terra sarda, al teatro Massimo di Cagliari, dove ho fatto “Nozze di sangue”, una riscrittura di Marcello Fois con la regia di Serena Sinigaglia, avendo la fortuna di recitare accanto ad una meravigliosa Lia Careddu. In quel caso ho recitato orgogliosamente in sardo e grazie a questa lingua, sacrale e pregna, ho potuto affrontare il testo con una forza in più».

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