La Nuova Sardegna

Delizie della laguna, 5 locali per gustarle: la sfida (vinta) dei pescatori di Tortolì

di GIUSY FERRELI
Delizie della laguna, 5 locali per gustarle: la sfida (vinta) dei pescatori di Tortolì

Dai muggini che affollano la laguna di Tortolì, specchio d’acqua che si affaccia sul mare, nasce uno dei prodotti principe del territorio: la bottarga, l’oro giallo dell’Ogliastra. Anche quest’estate,...

20 ottobre 2019
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Dai muggini che affollano la laguna di Tortolì, specchio d’acqua che si affaccia sul mare, nasce uno dei prodotti principe del territorio: la bottarga, l’oro giallo dell’Ogliastra.

Anche quest’estate, dalla fine di agosto sino a tutto settembre i soci della Cooperativa pescatori Tortolì, dopo aver pescato i cefali, preferibilmente a mano per evitare traumi, e aver tirato tirato fuori le sacche ovariche, hanno rinnovato l’antico rituale della preparazione della bottarga.

Operazione delicata, frutto di un sapere antico tramandato di generazione in generazioni in grado di trasformare le uova del pesce in un un condensato di gusto e profumo destinato a condire la pasta o ad essere gustato con il pane e un filo d’olio extravergine. Dopo la consueta salatura, le uova di muggine in quindici giorni erano pronte per essere vendute.

Inutile dire che la bottarga di Tortolì è andate a ruba anche quest’anno.

Il prezzo è da capogiro, circa 200 euro al chilo, ma la lavorazione artigianale e la qualità della materia prima rappresentano le migliori garanzie per un prodotto d’eccellenza che a settembre è stato insignito del premio “Dino Villani” dell’Accademia italiana della cucina.

Vendute in men che non si dica ai ristoratori della zona, le uova di muggine hanno raggiunto in piccola parte anche i ristoranti del capoluogo isolano.

«La produzione di quest’anno, a dir la verità, è stata inferiore rispetto agli anni passati ma ormai abbiamo quasi esaurito le scorte», sottolinea Luca Cacciatori, il neo presidente della coop che dal 1944 ha in concessione lo stagno e che ha puntato con decisione sull’ampliamento dei servizi di ristorazione.

Non solo bottarga e pescato, di stagno e di mare, dunque, ma anche tante prelibatezze da gustare nei locali della cooperativa o a casa.

Accanto allo storico ittiturismo, realizzato alla fine degli anni Novanta all’interno del comprensorio della peschiera in cui è possibile (in autunno su prenotazione) gustare il pescato locale, sono sorte altre strutture.

«Oggi – sottolinea Cacciatori –, a distanza di venti anni, la gamma di servizi offerti nell’ambito della ristorazione è cresciuta sino ad annoverare cinque esercizi ben avviati, dei quali tre in laguna, e due a Tortolì”.

Nel 2016 ha visto la luce il self service con servizio di take away “Laguna beach” seguito, quest’anno, da un chiosco in riva al mare: l’Oyster (ostrica in inglese), bar-chiosco di ponente che offre serate a tema con grigliate di pesce e frittura mista ma anche le ostriche “Fabrizie”, diventate ormai un must.

A Tortolì accanto alla rivendita di pesce fresco, dedicata alla vendita al dettaglio, denominata “La pescheria di via Tirso” dove si trova una vasta scelta di gastronomia si è aggiunta, di recente una tavola calda, “Le delizie del mare”, aperta a pranzo e a cena.

In questo locale si trova si trova non soltanto la bottarga ma anche altri piatti realizzati con la materia prima che lo stagno tortoliese e il mare del golfo offrono generosamente.

Qui è possibile gustare un altro importante piatto della tradizione tortoliese: la “burrida”, un piatto confezionato esclusivamente con la razza che grazie al sapiente equilibrio della salsa, fatta con il fegato del pesce, le noci e l’aceto, trasforma la carne in una pietanza irresistibile.

«Queste sono le nostre tradizioni: proporle al pubblico – conclude il presidente della Cooperativa pescatori – si è rivelata una scelta vincente».



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