La Nuova Sardegna

I segreti dei cognomi 

Il primo Garau fu un “Gherardo” del 1200, nobile di origine catalana

di Mauro Maxia

Garau è un cognome piuttosto frequente. Attualmente conta quasi 1800 famiglie di cui circa 1350 sono residenti in Sardegna. La maggiore densità si osserva nella parte meridionale dell’Isola dove...

02 novembre 2019
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Garau è un cognome piuttosto frequente. Attualmente conta quasi 1800 famiglie di cui circa 1350 sono residenti in Sardegna. La maggiore densità si osserva nella parte meridionale dell’Isola dove Garau ha l’epicentro a Cagliari (153). Presenta rilevanti concentrazioni anche a Sant’Antioco (57), Assemini (49), Carbonia e Guspini (47), Capoterra (41), Quartu Sant’Elena (38), San Gavino Monreale, Oristano e Teulada (30), Gonnosfanadiga e Iglesias (29), San Giovanni Suergiu (25), Lunamatrona e Sardara (28), Sanluri (22) e Terralba (20).

A Morgongiori rappresenta il primo cognome per numero di famiglie.

Nella parte settentrionale dell’Isola è meno diffuso ma presenta un denso gruppo a Sassari (68) e nuclei minori a Olbia, Tonara, Alghero, Nuoro, Perfugas, Codrongianos e Desulo.

Un centinaio di famiglie risiedono sia in Lombardia (Milano 55) sia in Piemonte (Torino 59) con presenze di un certo rilievo anche nel Lazio (Roma 55), Liguria (35) e Toscana (28).

La variante Carau è rara essendo attestata con appena sei nuclei familiari a Bortigali (4), Cagliari e Iglesias. Però questa forma è la più antica. Infatti è documentata già nel 1187 e nel 1200 (CSMB 56).

Nel 1295 Garau è registrato a Cagliari come originario di Barcellona. Nel 1388 è attestato a Iglesias, Pompu, Sanluri, Solanas, Sardara, Morgongiori, Oristano, San Gavino Monreale (CDS, sec. XIV, doc. 150). Nel 1410 è citato a Oristano sia con la forma Carau sia con la forma Guerau (CDS, sec. XV, doc. 10, p. 43). Nel 1500 è ancora attestato a Oristano (CSC 78, 79) e nel 1590 a Cagliari. Dalla fine del 1400 è presente a Sassari (Garao), nel 1605 a Fonni, nel 1617 a Bosa, nel 1618 a Tempio, nel 1589 a Sanluri, nel 1723 a Desulo, nel 1802 a Perfugas, nel 1807 a Carloforte, nel 1832 ad Arbus, nel 1842 a Monastir, nel 1850 a Fonni, nel 1845 a Gonnosfanadiga.

Nelle liste di leva del 1880 è registrato a Bortigali, Desulo, Domusnovas, Guspini, Morgongiori, Nuraminis, Nurri, Pauli Arbarei, Pirri, Pula, Sant’Antioco, San Gavino Monreale, Samassi, Silius, San Nicolò Gerrei e Teulada.

Inoltre è ricordato con vari personaggi negli atti dei Parlamenti del Regno di Sardegna specialmente nello stamento ecclesiastico.

Alcuni Garau stabiliti ad Arbus, Cagliari, Ozieri, Thiesi e Sassari sono ricordati tra la piccola nobiltà isolana col titolo di mossen.

Garau è formato dal nome catalano Guerau, Garau ‘Gherardo, Gerardo’ (Pittau, DCS, 2, 64). Ha antiche e nobili origini in Catalogna e nelle isole Baleari dove è attestato anche con le forme Grau e Desgrau. Il fatto che in Sardegna sia documentato con la forma Carau sin dal 1200 va messo in relazione con la politica del Regno di Arborea che fin da allora aveva stretto dei rapporti con la Catalogna e l’Aragona attraverso unioni matrimoniali.

Il cognome Carai, nonostante la somiglianza, andrebbe tenuto distinto da Garau. Conta circa settanta famiglie diffuse specialmente nel Nuorese. È un cognome di origine incerta attestato dal 1388 a Galtellì e Osilo.

Questa forma va confrontata con l’altro cognome spagnolo Garay, Garai che è formato da un nome geografico basco che significa ‘parte alta’ e che si ritrova in altri cognomi come Etchegaray, Menagaray, Garaicoetxea e simili.



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