La Nuova Sardegna

Mattia Osini, l'ascesa del giovane violinista algherese

di Daniela Deriu
Mattia Osini
Mattia Osini

Grande successo  in Germania, dove si è esibito come solista in un concerto con il coro di Mönchengladbach e l’orchestra  Niederrheinischen Symphoniker. Dal Conservatorio di Sassari al Teatro Massimo di Palermo passando per l'orchestra Cherubini di Muti

02 novembre 2019
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ALGHERO. Il giovane violinista algherese Mattia Osini incanta la Germania durante il concerto a Dülken. Un percorso intenso quello di Mattia, giovane algherese, madre di Bonnanaro e padre mamoiadino, appena 24 anni ma un percorso fatto di amore per la musica e tanta dedizione.

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Diplomato con il massimo dei voti e lode al Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari nella classe della maestra Anna Pugliese, Mattia Osini, che ha già conquistato numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero, prosegue la serie di successi in giro per il mondo. Adesso si divide tra la Svizzera, dove studia con il Master of Arts in Music Performance presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano nella classe del maestro Alessandro Moccia (primo violino di Spalla dell’Orchestra Champs-Elisées di Parigi), e Palermo, dove collabora come spalla dei violini secondi indetta dal Teatro Massimo.

La sua storia di musicista ha inizio nei primi anni di vita “Mamma mi racconta che quando sono nato mio nonno disse: questo bambino ha le mani da pianista. Ed è proprio dal pianoforte che è iniziato il mio percorso musicale”. A quattro anni Mattia inizia studiare il piano; coltiverà la passione fino ai sedici anni, ma durante questo percorso all’età di dieci anni, dopo aver visto in televisione un’orchestra suonare, il piccolo Mattia chiederà alla mamma di poter provare a suonare il violino: “La prima lezione me la ricordo molto bene, perché non la feci per andare al funerale di mia nonna”.

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Questo episodio non scoraggiò il giovane artista: “seppur con sacrifici, mia madre mi fece studiare sia pianoforte che violino. Così a sedici anni lasciai il pianoforte per dedicarmi al violino; da quel momento cominciai a lavorare nelle orchestre”. Le sue doti lo portano a fare grandi esperienze con molti direttori importanti a girare il mondo per passare, sotto la guida del celebre Maestro Riccardo Muti, nell’orchestra giovanile Luigi Cherubini.

Nei giorni scorsi si è tenuto a Dülken un eccezionale concerto composto dal coro di Mönchengladbach e l’orchestra sinfonica Niederrheinischen Symphoniker. Una vera e propria standing ovation ha premiato il giovane sardo, che si è esibito  nella chiesa di St. Cornelius con oltre 145 interpreti.

L'orchestra  composta da circa 35 musicisti ha fornito il supporto musicale a cui si è unito il solista Mattia Osini, sotto la direzione dell'organista e cantore di origini sarde Giovanni Solinas. I passaggi virtuosistici sono stati eseguiti meravigliosamente e al termine dell'esecuzione del concerto per violino e orchestra in Mi minore, opera 64 di Mendelssohn, il pubblico ha ringraziato con il primo grande applauso.

Un vero e proprio successo per il giovane, che rimane comunque legato alla sua terra di origine, dove, spera di tornare come artista.“Mi manca la Sardegna e vado sempre ad Alghero in vacanza per stare con la mia famiglia.  Sono davvero contento del mio percorso fatto di tanto studio, e il mio sogno è poter organizzare  eventi musicali proprio nella mia città natale: Alghero”.

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