Otto salumifici coinvolti nella ricerca finanziata dal Por
Le caratteristiche tipiche e il gradimento del consumatore i parametri da tenere d’occhio
03 novembre 2019
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InTeSaS, innovazioni tecnologiche e di processo per la qualità e sicurezza alimentare della salsiccia sarda, è un progetto di ricerca cluster portato avanti dal Dipartimento di Veterinariadi Sassari e di Agris Sardegna, e finanziato dalla Regione con fondi europei (Por Fesr 2014-2020). Obiettivo è preservare e migliorare qualitativamente e dal punto di vista sensoriale la salsiccia sarda (rispondenza alle caratteristiche tipiche e gradimento del consumatore), attraverso l’innalzamento del livello di sicurezza alimentare, l’ottimizzazione del processo produttivo e lo sviluppo di tecnologie innovative a supporto.
Il progetto risponde all'esigenza delle imprese di garantire la sicurezza alimentare della salsiccia sarda, prodotto più rappresentativo fra quelli del comparto salumeria isolano, fortemente legato alla tradizione e con buoni margini di sviluppo in prospettiva. Le innovazioni tecnologiche attualmente in sperimentazione, in collaborazione con partner nazionali ed internazionali, presso i laboratori di ricerca dei due Enti coinvolti, comportano l’utilizzo di microrganismi selezionati per contrastare lo sviluppo di eventuali batteri patogeni e l’utilizzo di alte pressioni idrostatiche. InTeSaS è partito a maggio dello scorso anno e coinvolge ben otto salumifici, campione rappresentativo del territorio regionale, suddivisi in due fasce: quelli di grosse dimensioni (salumi Bardana Ozieri, salumificio Su Sirboni Settimo San Pietro, salumificio Campidanese Su Sartizzu Monastir, salumificio Rovajo Desulo, salumificio Mauritania Santadi, salumificio Ittirese) e piccole realtà produttive (salumeria Sa Baronia Villaperuccio e cooperativa FL Special carni Domusnovas). Tutte le imprese di settore possono chiedere di entrare nel progetto. (g.d.)
Il progetto risponde all'esigenza delle imprese di garantire la sicurezza alimentare della salsiccia sarda, prodotto più rappresentativo fra quelli del comparto salumeria isolano, fortemente legato alla tradizione e con buoni margini di sviluppo in prospettiva. Le innovazioni tecnologiche attualmente in sperimentazione, in collaborazione con partner nazionali ed internazionali, presso i laboratori di ricerca dei due Enti coinvolti, comportano l’utilizzo di microrganismi selezionati per contrastare lo sviluppo di eventuali batteri patogeni e l’utilizzo di alte pressioni idrostatiche. InTeSaS è partito a maggio dello scorso anno e coinvolge ben otto salumifici, campione rappresentativo del territorio regionale, suddivisi in due fasce: quelli di grosse dimensioni (salumi Bardana Ozieri, salumificio Su Sirboni Settimo San Pietro, salumificio Campidanese Su Sartizzu Monastir, salumificio Rovajo Desulo, salumificio Mauritania Santadi, salumificio Ittirese) e piccole realtà produttive (salumeria Sa Baronia Villaperuccio e cooperativa FL Special carni Domusnovas). Tutte le imprese di settore possono chiedere di entrare nel progetto. (g.d.)