La Nuova Sardegna

Sella & Mosca in un libro La grande avventura cominciata nel 1899

di PASQUALE PORCU
Sella & Mosca in un libro La grande avventura cominciata nel 1899

Un volume racconta i 120 anni di vita della Sella & Mosca, “In vino veritas”, edito da Carlo Delfino. Il libro verrà presentato mercoledì alle 18 a Sassari, nel salone della Fondazione di Sardegna in...

03 novembre 2019
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Un volume racconta i 120 anni di vita della Sella & Mosca, “In vino veritas”, edito da Carlo Delfino. Il libro verrà presentato mercoledì alle 18 a Sassari, nel salone della Fondazione di Sardegna in Via Carlo Alberto 7. Un racconto affidato a Mario Consorte e Nino Monti che per alcuni decenni sono stati i protagonisti, in quanto direttore generale e amministrativo, della più importante azienda vinicola della Sardegna. I due autori interverranno alla presentazione.

Poche aziende possono vantare una storia ricca e affascinante quanto quella della Sella & Mosca di Alghero. E non solo per la sua longevità. Era il 1899 quando l’iniziativa imprenditoriale di tre giovani di Biella vide la luce. Vittorio ed Erminio Sella, appartenenti a un’agiata famiglia di industriali tessili e banchieri, si mettono insieme all’avvocato Edgardo Mosca per lanciarsi nella avventura agricola in Sardegna. I tre piemontesi conoscevano l’isola perché, da cacciatori, la frequentavano per l’abbondanza di selvaggina e in particolare di pernici. E fu amore a prima vista. La prima acquisizione la fecero a Nuraghe Majore, un terreno di 45 ettari. L’acquisto più importante avviene negli anni successivi, nella regione dei Piani, dove si concentrarono le attività della azienda. Una tenuta di oltre 500 ettari che si prestava adiverse iniziative. Fin dalla nascita la Sella&Mosca si è caratterizzata per due particolarità: la passione e la lungimiranza dei fondatori unita all’alto tasso tecnologico delle singole imprese. Qui si è impiegata l’energia elettrica autoprodotta per il funzionamento delle macchine agricole. E sempre qui sono state messe a punto macchine originali per lo spietramento dei terreni che dovevano accogliere i vigneti, il famoso locomobile in grado di fare il lavoro di diversi cavalli. Imponente anche il lavoro nell’irrigazione e dell’impiego dell’acqua delle sorgenti all’interno delle tenute.

Il libro racconta nel dettaglio le vicende di un’avventura imprenditoriale che ha portato alla nascita di un’azienda all’avanguardia non solo in Italia. Prima come azienda vivaistica che, ricca di un catalogo di 1671 varietà, divenne punto di riferimento per quanti avevano visti azzerati i vigneti distrutti dalla fillossera. E poi con l’impiego delle rivoluzionarie macchine impiegate per allestire un vigneto di 550 ettari in un corpo unico, la nascita di un borgo agricolo intorno alla cantina del 1903, con tanto di chiesa e scuola elementare. Fondamentale l’opera di rinnovamento nell’enologia: dalla rivoluzione dei vini bianchi, prima col Torbato e il Vermentino, a quello sui Rossi (dal Cannonau col Tanca Farrà al Marchese di Villamarina al passito Anghelu Ruju). Ma la storia di Sella e Mosca non è solo enologica se si pensa che in quelle tenute si è coltivato anche il papavero da oppio per uso farmaceutico. Una storia emozionante fatta di tante gestioni diverse, dai Bassetti ai Bonomi, da Campari fino a Terre Moretti.



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