Scrivere di Weber e Durkheim a Oristano
Scrittore instancabile («nelle stazioni ferroviarie in attesa di un treno, in aeroporto, una volta ho scritto il capitolo di Durkheim e Weber in un bar di Oristano»), Remo Bodei ha firmato il suo...
09 novembre 2019
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Scrittore instancabile («nelle stazioni ferroviarie in attesa di un treno, in aeroporto, una volta ho scritto il capitolo di Durkheim e Weber in un bar di Oristano»), Remo Bodei ha firmato il suo ultimo libro “Dominio e sottomissione”, sottotitolo “Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale” per la sua casa editrice preferita, Il Mulino di Bologna. Il capitolo “oristanese” era contenuto nel volume “La filosofia nel Novecento” (Editore Feltrinelli). «Mi era piaciuta la copertina con la frase Ceci n'est pas une pipe con l'immagine di René Magritte». Altri titoli? Non si saprebbe quale scegliere: La passione furente, Piramidi di tempo, Destini personali, Limiti. Nel retrocopertina di quest'ultima opera-breve aveva fatto scrivere: «Dove si trova, se si trova, la linea di demarcazione tra il buono e il cattivo, tra il lecito e l'illecito?». Perché? «Perché dobbiamo vivere nel dubbio, le certezze sono sempre più poche». Altri titoli: La civetta e la talpa, Ordo Amoris, Geometria delle passioni. (g.m.)