La Nuova Sardegna

“Danza Sassari Danza” Così la città diventa un grande palcoscenico

di Chiara Ramiz

La rassegna debutta il 21 novembre al Vecchio Mulino In scena “Beat”, della compagnia di Moreno Solinas 

15 novembre 2019
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SASSARI. “Danza Sassari Danza” quest’anno non è semplicemente il titolo della rassegna organizzata dall’associazione Motus- Musica e Danza, giunta alla tredicesima edizione, ma un invito concreto rivolto alla città. E siccome i flash mob sono il modo più immediato per lanciare messaggi, stasera alle 18, davanti al teatro Civico, si formerà un corteo di ballerini di età diverse, compresi molti bambini e adolescenti, che nel tragitto fino a piazza Santa Caterina coinvolgerà i passanti in una coreografia estemporanea. Basterà un movimento del busto, un pasito adelante alla Ricky Martin, un ancheggiare spontaneo. Qualunque cosa, pur di divertirsi e muoversi insieme, al ritmo della musica diffusa dai negozi del Corso, coinvolti nell’iniziativa.

Il flash mob di stasera anticipa un’edizione che segna un cambio di passo rispetto alle dodici precedenti. La prima novità è il passaggio di testimone alla direzione artistica tra Luigi Doddo, coreografo titolare fino all’anno scorso, e il trentaduenne Moreno Solinas, esponente della giovane danza d’autore europea, cofondatore della compagnia Igor x Moreno, con base fra Sassari e Londra. La sua idea di danza, Solinas l’ha espressa durante la presentazione del festival, aperto anche al teatro e all’arte: «Per me non è semplicemente un modo di esprimermi – ha detto –, ma una maniera di comunicare. Io faccio metà del lavoro, il pubblico deve fare l’altra metà. Quest’anno vogliamo mettere in contatto diretto, attraverso aperitivi, colazioni e incontri informali, gli artisti ospiti della rassegna e gli spettatori. Per questo abbiamo deciso di non concentrare tutti gli spettacoli sul palco del Verdi, o nello spazio S’Ala di via Asproni, ma di portarli anche in luoghi molto frequentati, come il Vecchio Mulino, l’Ultimo Spettacolo, L’Embargo Beat e il Borderline, che ospiterà la festa di chiusura, il 30 novembre, con la Dj Anna Bolena».

Nel programma del festival ci sono anche laboratori di teatro, presentazioni di libri (“Viewpoints” di Anne Bogart e Tina Landau, giovedì 21, alle 18, al Vecchio Mulino), proiezioni cinematografiche (“Pina”, omaggio a Pina Bausch di Wim Wenders, il 24 alle 18 all’Ultimo Spettacolo). Il primo spettacolo in cartellone è “Beat” di Igor x Moreno, con Martha Dj (il 21 alle 20 al Vecchio Mulino). La compagnia di Moreno Solinas torna anche il 28 (alle 21 al Teatro Civico) con il suo lavoro più recente, “Andante”, un viaggio fra coreografia, luci, suono, fumo e profumo, già presentato a Londra e a Parigi. La performance “Utopia della carne” impegnerà l’attrice algherese Chiara Murru per ben ventiquattro ora di fila, a partire dalle 21 di venerdì 22 novembre (Spazio S’Ala). “Còro” mette insieme pezzi brevi di coreografi e coreografe sardi (il 26 alle 21, S’Ala); “Burning Pricks” di Antonio Branco e Riccardo T. è «una performance con una sensibilità radicalmente queer» (il 30, dalle 18.30, S’Ala), mentre “U” di Margherita Elliot e Collettivo Cinetico è «un duetto interpretato da un’adulta e una bambina sulla simbiosi tra due persone e il rispetto intergenerazionale» (stesso giorno dalle 16.30). Ci sarà anche una festa (“Scia” il 23 alle 21, S’Ala), un live set acustico di Fionn Cox Davies (il 29, alle 21.30, all’Embargo Beat), e una colazione con gli artisti (il 30, alle 11, S’Ala).

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